La Maryland State Police ha emesso mercoledì un avviso su una truffa che ha come obiettivo gli utenti Gmail nello stato. L'avviso evidenzia una truffa su Internet che coinvolge e-mail di phishing e tentativi di estorcere denaro ai residenti.

Secondo la Maryland State Police Financial Crimes Unit, durante agosto e settembre sono pervenute diverse segnalazioni che descrivevano in dettaglio la truffa. L'annuncio riporta i seguenti dettagli:

I report indicano che il truffatore invia un'e-mail all'account Gmail della potenziale vittima con una fotografia della sua residenza da Google Maps. Il truffatore chiede quindi alla potenziale vittima di inviare loro denaro tramite Bitcoin.

La truffa spesso prevede il ricatto, con i truffatori che dichiarano falsamente di avere informazioni incriminanti, come la prova della visione di materiale pornografico, e minacciano di divulgare i dati a meno che non vengano inviati bitcoin, ha spiegato la polizia. In molti casi, alle vittime vengono presentate due opzioni: pagare l'importo richiesto o rischiare l'esposizione.

La polizia continua a indagare sulla truffa e invita il pubblico a essere cauto. Consiglia ai residenti di non cliccare su link sospetti, di evitare di condividere informazioni personali online e di mantenere la calma sotto pressione. Le vittime sono incoraggiate a segnalare gli incidenti alle autorità locali o a sporgere denuncia.

Diversi stati hanno segnalato truffe simili. A Hillsborough e Campbell, in California, la polizia locale ha avvisato i residenti di email che minacciano di divulgare informazioni private, tra cui dati personali e foto delle case delle vittime, a meno che non paghino 2.000 $ in bitcoin. A Minden, in Nevada, l'ufficio dello sceriffo della contea di Douglas ha avvisato i residenti di email che affermano di avere accesso a dati personali, come indirizzi di casa, numeri di telefono e cronologia di navigazione, nel tentativo di estorcere bitcoin. La polizia di Westlake ha anche messo in guardia i residenti da un aumento di email di ricatto, in cui i truffatori chiedono il pagamento, spesso in bitcoin o buoni regalo, per evitare di esporre le attività personali su Internet.