Binance ha negato la responsabilità dell'attacco informatico a WazirX, affermando di non aver mai controllato la piattaforma o il portafoglio compromesso.

L'exchange di criptovalute Binance ha pubblicamente smentito le affermazioni di responsabilità per un recente attacco informatico all'exchange di criptovalute indiano WazirX, sottolineando di non aver mai controllato la piattaforma. Binance ha anche criticato il co-fondatore di WazirX, Nischal Shetty, per dichiarazioni fuorvianti.

In un post del blog del 17 settembre, Binance ha negato le affermazioni secondo cui avrebbe acquisito o controllato WazirX, affermando di non aver mai "posseduto, controllato o gestito WazirX in nessun momento, incluso prima, durante o dopo l'attacco del luglio 2024". Binance ha criticato Shetty per dichiarazioni fuorvianti che tentavano di spostare la colpa per l'attacco, che aveva preso di mira un portafoglio gestito da WazirX e il depositario di terze parti Liminal.

“[…] [Nischal Shetty] sta cercando di deviare la colpa e affermare che Binance potrebbe in qualche modo essere responsabile delle perdite subite dagli utenti e dai creditori di WazirX a seguito del cyber-attacco. Ciò è falso e qualsiasi suggerimento del genere è scandalosamente fuorviante.”

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Binance si allontana dalla caduta di WazirX

Sebbene Binance avesse precedentemente fornito soluzioni tecnologiche a WazirX, ha respinto qualsiasi responsabilità per le conseguenze dell'attacco. Binance ha sottolineato che una volta che i fondi di WazirX sono stati rimossi dalla sua piattaforma a causa di un accordo di acquisizione fallito, la selezione di Liminal come fornitore di custodia è stata effettuata in modo indipendente da Shetty e Zettai, senza che Binance fosse consultata o informata.

WazirX ha subito una perdita di 235 milioni di dollari dall'attacco informatico del 18 luglio, che ha avuto un impatto grave sull'exchange e lo ha portato a cercare uno Scheme of Arrangement a Singapore, un processo di ristrutturazione ai sensi delle leggi locali sull'insolvenza. Una verifica indipendente condotta in seguito da Grant Thornton non ha trovato prove che implicassero l'infrastruttura di Liminal Custody nell'attacco informatico multimilionario.

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