Ieri MicroStrategy ha annunciato una nuova raccolta fondi per acquistare più Bitcoin e altre società di mining stanno iniziando a seguire il suo esempio.
Il mining di Bitcoin è un'attività che comporta costi e rischi elevati e ultimamente non rende nemmeno molto. Non sorprende quindi che le società di mining di criptovalute stiano abbandonando l'estrazione di BTC per concentrarsi semplicemente sull'acquisto sul mercato.
I prossimi acquisti di Bitcoin da parte di MicroStrategy: seguono le società minerarie
Con un comunicato stampa ufficiale, la società ha annunciato che intende offrire al mercato nuove obbligazioni senior convertibili con scadenza 2028 per un importo complessivo di 700 milioni di dollari.
Si tratta di un'offerta privata rivolta ad acquirenti istituzionali qualificati, ai quali MicroStrategy concederà un'opzione di acquisto, entro un periodo di 13 giorni dalla data della prima emissione delle obbligazioni, per un importo complessivo aggiuntivo di 105 milioni di dollari.
Le obbligazioni senior non saranno garantite e matureranno interessi pagabili semestralmente il 15 marzo e il 15 settembre di ogni anno, a partire dal 15 marzo 2025.
Scadranno il 15 settembre 2028, a meno che non vengano riacquistati, riscattati o convertiti.
MicroStrategy ha inoltre dichiarato esplicitamente che intende utilizzare il ricavato netto di questa offerta per rimborsare l'intero importo di capitale complessivo di 500 milioni di dollari delle Senior Secured Notes al 6,125% in scadenza nel 2028 e di utilizzare qualsiasi saldo del ricavato netto per acquisire più Bitcoin.
Pertanto, allo stato attuale, non si sa con precisione né quale sarà l'importo utilizzato per acquistare BTC, né ovviamente quanti BTC verranno acquistati.
Finora, la società dal 2020 ha già acquistato più di 244.000 BTC, investendo un totale di quasi 9 miliardi e mezzo di dollari. Il prezzo medio di acquisto è stato di $ 38.585, quindi l'investimento ha attualmente un forte potenziale di guadagno. Infatti, il valore di mercato complessivo di tutti i BTC detenuti da MicroStrategy è di oltre 14 miliardi di dollari.
Molti di questi 9,5 miliardi di dollari sono stati presi in prestito dal mercato attraverso l’emissione di obbligazioni.
Le società di mining di Bitcoin seguono l'esempio di MicroStrategy
Dopo il dimezzamento di aprile, che ha improvvisamente dimezzato la ricompensa per i minatori, e con il continuo aumento della difficoltà, la redditività dell'attività di mining di Bitcoin è crollata.
Si stima che ad aprile, prima del dimezzamento, fosse superiore a 0,1 $ per THash/s al giorno, mentre ora è sceso sotto 0,05 $.
Grazie all'inevitabile e costante aumento dell'efficienza delle macchine per il mining, il costo per THash/s continua a diminuire (e continuerà a farlo anche in futuro), perché a parità di lavoro svolto, l'aumento dell'efficienza riduce precisamente il consumo di energia.
Tuttavia, da giugno 2022 ad aprile 2024, la redditività è rimasta intorno a $ 0,1 per THash/s, o almeno sopra $ 0,05. Invece, con il dimezzamento, è improvvisamente scesa sotto questa soglia, raggiungendo nuovi minimi storici.
Inoltre, negli ultimi mesi è sceso più volte anche sotto i 0,04 dollari.
In uno scenario del genere, solo le società minerarie che hanno accantonato nel tempo molti BTC, o che possono contare su costi energetici estremamente bassi, riescono a resistere.
Va notato che il mining di altre criptovalute basato sulla Proof-of-Work, come Dogecoin, Litecoin o Bitcoin Cash, non è assolutamente in grado di generare ricavi paragonabili a quelli del mining di Bitcoin, soprattutto quando si tratta di strutture su larga scala.
Dal mining all'acquisto di Bitcoin
A tutto questo bisogna aggiungere che MicroStrategy sta davvero tracciando la strada, grazie alle performance finanziarie dei suoi investimenti in BTC.
Anche quando ha iniziato ad acquistare Bitcoin, nell'agosto 2020, il prezzo era inferiore a $ 12.000, ovvero quasi cinque volte inferiore a quello attuale.
MicroStrategy infatti non ha ancora venduto alcun BTC acquistato negli ultimi quattro anni, e questo significa che la sua strategia finanziaria ad oggi è molto redditizia, anche se solo in forma potenziale.
A questo punto, è più che ovvio immaginare che le società di crypto mining in difficoltà potrebbero anche prendere in considerazione l'idea di cessare l'attività di mining stessa e investire il proprio capitale nel semplice acquisto di Bitcoin.
Una di queste aziende, Cathedra Bitcoin, ha dichiarato che abbandonerà l'attività di mining per concentrarsi invece sulla fornitura di servizi generali per i data center e sull'acquisto di BTC sul libero mercato.
Secondo l'azienda, Bitcoin sta emergendo come un asset di riserva globale grazie alle sue caratteristiche monetarie uniche e alle condizioni macroeconomiche e geopolitiche. Per questo motivo, il loro obiettivo primario è accumulare BTC per conto dei loro azionisti.
Hanno aggiunto che negli ultimi tre anni è emerso che il mining non è un metodo affidabile per far crescere BTC in contanti, tanto che oggi nove delle dieci più grandi società di mining di criptovalute quotate in borsa hanno meno BTC per azione in contanti rispetto a tre anni fa.
Altre società quotate hanno invece adottato una politica di accumulo diversa e citano MicroStrategy come esempio, premiata dai mercati azionari.
In altre parole, MicroStrategy sta dando l’esempio e le società minerarie in difficoltà potrebbero optare per una scelta drastica, interrompendo l’attività di mining di BTC e seguendo l’esempio di MicroStrategy.