L'investigatore di blockchain ZachXBT ha accusato Circle di aver tratto profitto da transazioni collegate alla famigerata organizzazione di hacking nordcoreana Lazarus Group. Secondo le accuse, Circle ha ritardato l'inserimento nella blacklist dei fondi collegati al gruppo per più di quattro mesi, significativamente più a lungo rispetto ad altri importanti emittenti di stablecoin. Questa grave accusa solleva preoccupazioni circa l'impegno di Circle nel prevenire attività illegali come il riciclaggio di denaro nello spazio delle criptovalute.

I presunti fallimenti del Circle

ZachXBT si è rivolto ai social media per criticare Circle, evidenziando la scarsa reputazione della piattaforma nel gestire gli hack e gli exploit DeFi. Ha notato che Circle non è mai riuscita a mettere nella blacklist gli indirizzi legati ad attività illegali, sostenendo che l'azienda ha invece tratto profitto da queste transazioni.

Fuck Circle Fuck @jerallaire non ti interessa nulla dell'ecosistema, se non estrarre da esso.

Non ti è mai capitato di essere inserito in una blacklist dopo un exploit/hack DeFi, quando avevi tutto il tempo per continuare a trarre profitto dalle transazioni.

Ci hai messo 4,5 mesi in più di ogni altro... https://t.co/9TFn11UERU

- ZachXBT (@zachxbt) 14 settembre 2024

Ha espresso frustrazione, dicendo:
"Non ti è mai capitato di essere inserito in una blacklist dopo un exploit o un hack DeFi, quando c'era più che abbastanza tempo, mentre continuavi a trarre vantaggio dalle transazioni".

Il gruppo Lazarus e l'hacking di Indodax

Il Lazarus Group, un'organizzazione di hacker nordcoreana, è stato collegato a diversi attacchi informatici di alto profilo. Più di recente, sono stati implicati in un hack dell'exchange di criptovalute indonesiano Indodax, che ha portato al furto di milioni di asset digitali. In seguito all'attacco, Indodax ha dovuto sospendere temporaneamente le sue operazioni per valutare l'entità del danno prima di riaprire gradualmente i servizi di deposito, prelievo e staking.

ZachXBT ha rivelato che quattro emittenti di stablecoin, tra cui Tether, Circle, Paxos e Techteryx, hanno inserito nella blacklist due indirizzi collegati al Lazarus Group. Questi indirizzi contenevano milioni in varie stablecoin, con fondi aggiuntivi congelati dagli exchange, portando il totale degli asset congelati a quasi 7 milioni di $. Le indagini suggeriscono che il Lazarus Group ha utilizzato le stablecoin per riciclare fondi rubati.

La portata degli sforzi di riciclaggio del Gruppo Lazarus

Le prove dimostrano che tra il 2020 e il 2023, il Lazarus Group ha riciclato con successo milioni di dollari tramite stablecoin come USDT e USDC, il che ha sollevato bandiere rosse nella comunità delle criptovalute. La risposta ritardata di Circle alla blacklist di questi fondi ha portato a un intenso controllo da parte degli osservatori del settore.

Le accuse di ZachXBT hanno scatenato un'ondata di critiche contro Circle e il suo CEO, Jeremy Allaire. I critici sostengono che Circle sembra dare priorità al profitto rispetto all'integrità dell'ecosistema delle criptovalute, indebolendo le sue affermazioni pubbliche di essere un emittente di stablecoin conforme e affidabile.

La risposta di Circle e le critiche del settore

ZachXBT ha evidenziato un problema chiave all'interno di Circle: la mancanza di un team di risposta agli incidenti dedicato alla gestione dei problemi causati da hack DeFi o altri exploit. Questa lacuna nelle loro misure di sicurezza è particolarmente preoccupante, data la crescente attenzione alla regolamentazione delle stablecoin e alle iniziative antiriciclaggio.

I critici sostengono che Circle, nonostante le sue dimensioni e risorse, non è riuscita ad agire in modo responsabile nella gestione di fondi rubati o riciclati. Questa preoccupazione diventa sempre più pressante man mano che le stablecoin sono sempre più collegate a gruppi di hacker sponsorizzati dallo stato come il Lazarus Group.

Le implicazioni più ampie

Il Lazarus Group avrebbe rubato miliardi all'industria delle criptovalute attraverso molteplici attacchi di alto profilo. Si ritiene che questi fondi rubati supportino lo sviluppo di armi della Corea del Nord. La relazione in corso tra le stablecoin e questi hacker sostenuti dallo stato presenta una sfida significativa sia per i regolatori che per l'industria delle criptovalute.

In conclusione, le accuse contro Circle evidenziano una crescente preoccupazione nel mondo delle criptovalute: la necessità di una supervisione più rigorosa e di azioni più rapide per combattere il riciclaggio di denaro e le attività illegali. Con gruppi sponsorizzati dallo stato come Lazarus che sfruttano queste lacune, il futuro delle stablecoin e il loro ruolo nel sistema finanziario globale rimangono incerti.