Il 15 settembre, BlockBeats ha riferito che il famoso investigatore di blockchain ZachXBT ha criticato Circle, l'emittente della stablecoin USDC, per la sua risposta tardiva nell'inserimento nella blacklist degli indirizzi collegati a gruppi di hacker. In un articolo, ZachXBT ha accusato Circle di non aver preso misure tempestive dopo le vulnerabilità DeFi e gli attacchi degli hacker, nonostante fosse in grado di mitigare i danni. Ha evidenziato in modo specifico la lenta risposta dell'azienda all'inserimento nella blacklist degli indirizzi associati al famigerato Lazarus Group, un sindacato di hacker nordcoreano.
Secondo ZachXBT, Circle ha impiegato quattro mesi e mezzo per mettere nella blacklist gli indirizzi del Lazarus Group, molto più a lungo di altri importanti emittenti di stablecoin. Questo ritardo, ha sostenuto, ha permesso a Circle di continuare a trarre profitto dalle transazioni collegate a questi attori malintenzionati, nonostante abbia avuto ampie opportunità di agire prima. ZachXBT ha espresso frustrazione per quella che percepisce come l'ipocrisia di Circle, affermando: "Siamo stanchi delle vostre ipocrite dichiarazioni morali perché siete la radice del problema".
La critica sottolinea la crescente tensione tra i sostenitori della trasparenza nella comunità delle criptovalute e le grandi istituzioni come Circle, che devono affrontare un controllo sempre più rigoroso sul modo in cui gestiscono le minacce alla sicurezza e bilanciano profitto e responsabilità etica nello spazio della finanza decentralizzata (DeFi).
fonte
<p>Il post Circle criticato per le operazioni di DeFi Blacklist non indirizzate è apparso per la prima volta su CoinBuzzFeed.</p>