L'ex CEO di FTX Sam Bankman-Fried ha contestato la sua condanna a 25 anni di carcere dopo il processo durato cinque settimane, tenutosi alla fine dell'anno scorso.
Secondo il New York Times, Bankman-Fried ha fatto ricorso contro la sentenza del tribunale del novembre 2023 che aveva ritenuto il fondatore di FTX colpevole di aver frodato gli investitori per oltre 8 miliardi di dollari.
Il suo nuovo avvocato, Alexandra A.E. Shapiro, ha sostenuto che il giudice Kaplan, il giudice presidente, ha presunto Bankman-Fried colpevole fin dall'inizio. Il fascicolo di 102 pagine ha richiesto un nuovo processo, sostenendo che il giudice Kaplan ha ostacolato la difesa di Bankman-Fried e le prove limitate.
Ex magnate delle criptovalute e miliardario, Bankman-Fried sta scontando una condanna a 25 anni in una prigione federale dall'anno scorso.
Sin dal suo processo a Manhattan, l'ex CEO di FTX ha mantenuto una parvenza di innocenza, sostenendo di non aver mai avuto intenzione di sottrarre miliardi di fondi ai clienti o di nascondere la salute finanziaria dell'azienda a investitori e autorità di regolamentazione.
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Anche altri dirigenti di FTX che hanno firmato accordi di patteggiamento, come l'ex CEO di Alameda Caroline Ellison e Ryan Salame, rischiano la prigione. Gli avvocati di Ellison hanno spinto per una libertà vigilata mentre Salame si è scontrato con i procuratori del Dipartimento di Giustizia sulle indagini sul finanziamento della campagna elettorale del suo partner.
Quasi due anni dopo il crollo di FTX, il contenzioso correlato sta avanzando su più fronti. La borsa defunta, la sua società gemella Alameda e la Commodity Futures Trading Commission hanno raggiunto un accordo di conciliazione da 12,7 miliardi di dollari approvato dal tribunale il mese scorso.
La Securities and Exchange Commission ha anche indicato che potrebbe contestare i piani di FTX di rimborsare i creditori utilizzando stablecoin nella sua procedura fallimentare.
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