La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti sembra aver ritrattato le sue precedenti dichiarazioni, secondo cui le criptovalute stesse sarebbero titoli.
Questa ritrattazione avviene nel contesto del caso legale in corso dell’agenzia contro Binance, uno dei più grandi exchange di criptovalute al mondo.
La SEC “si rammarica” della confusione causata dalla formulazione
L’attenzione sul cambiamento della SEC è stata attirata da Paul Grewal, Chief Legal Officer (CLO) di Coinbase, in un post X pubblicato il 13 settembre.
In esso, l'avvocato ha condiviso uno screenshot della nota a piè di pagina 6 nel deposito modificato del regolatore contro Binance, dove ha spiegato che non stava etichettando le criptovalute come titoli, ma piuttosto facendo riferimento ai contratti di investimento ad esse correlati. Inoltre, l'agenzia ha affermato di "rammaricarsi di qualsiasi confusione possa aver invitato" insinuando in precedenza il contrario.
Questo aggiornamento è stato significativo, dato che il termine “titoli di criptovalute” è stato un punto di contesa nella battaglia legale dell’organismo di controllo con il settore.
La controparte di Grewal presso Ripple, Stuart Alderoty, è stato un critico esplicito del linguaggio della SEC. Di recente, sui social media, ha criticato duramente l'agenzia per aver inventato il termine "sicurezza delle criptovalute" senza alcuna base legale. "È un termine inventato senza alcuna base legale", ha sostenuto Alderoty, accusando l'ente regolatore di aver tratto in inganno i tribunali e il pubblico.
Le sue osservazioni sono arrivate dopo che l'autorità finanziaria ha utilizzato il linguaggio in una sfida contro FTX, sostenendo che le partecipazioni in stablecoin dell'exchange in bancarotta erano "titoli di criptovalute".
Binance accusata di offrire titoli non registrati
Molti membri della comunità delle criptovalute hanno criticato l'ente regolatore per il suo messaggio incoerente, e alcuni sostengono che si tratti di una parte deliberata della sua più ampia campagna di "regolamentazione tramite applicazione delle norme".
Un esempio calzante è la causa intentata dalla SEC contro Binance, in cui la Commissione sostiene che la borsa ha offerto al pubblico titoli non registrati, tra cui il suo token nativo BNB.
Ha inoltre accusato la società di criptovalute di pratiche improprie, come la commistione di asset dei clienti e l'impiego di operazioni di wash trading per gonfiare i volumi di trading tramite un'entità controllata dal suo ex CEO, Changpeng Zhao.
Nonostante le gravi accuse, l'exchange di criptovalute ha sempre negato qualsiasi illecito, affermando che i fondi degli utenti non sono mai stati a rischio e che ha sempre rispettato i requisiti legali.
Il post Coinbase CLO accusa la SEC di aver fatto marcia indietro sulla definizione di criptovaluta è apparso per la prima volta su CryptoPotato.