Secondo CoinDesk, l'adozione delle criptovalute è rimasta stabile negli Stati Uniti e nel Regno Unito negli ultimi due anni, come dettagliato nel rapporto "2024 Global State of Crypto" di Gemini pubblicato martedì. Il rapporto, basato su un sondaggio di 6.000 persone provenienti da Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Singapore e Turchia condotto online tra il 23 maggio e il 28 giugno, evidenzia la resilienza del mercato delle criptovalute nonostante le sfide significative.
L'indagine ha rivelato che l'adozione delle criptovalute negli Stati Uniti e nel Regno Unito è rimasta invariata dal 2022 al 2024, rispettivamente al 21% e al 18%. In Francia, la proprietà di asset digitali è aumentata dal 16% al 18%, mentre a Singapore è diminuita dal 30% al 26%. Il rapporto ha anche rilevato che il 65% degli intervistati deteneva criptovalute per il loro potenziale di investimento a lungo termine e il 38% le considerava una copertura contro l'inflazione.
Le preoccupazioni normative continuano a rappresentare un ostacolo significativo alla proprietà di criptovalute. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito, il 38% dei non possessori di criptovalute ha citato questioni normative come motivo per non investire, mentre in Francia questa cifra era del 32%. A Singapore, quasi la metà degli intervistati ha espresso preoccupazioni in merito alle normative. Nonostante queste sfide, gli exchange-traded fund (ETF) spot hanno contribuito alla crescita del mercato, con il 37% dei possessori statunitensi che possiedono criptovalute tramite un ETF.
Il rapporto ha anche evidenziato che la maggior parte dei possessori di criptovalute intende allocare il 5% o più del proprio portafoglio ad asset digitali. Tuttavia, il divario di genere nella proprietà di criptovalute si è leggermente ampliato, con il 69% dei possessori che si identifica come uomo e il 31% come donna nel 2024. Inoltre, il 73% dei possessori di criptovalute statunitensi ha indicato che avrebbe preso in considerazione la posizione di un candidato sugli asset digitali quando avrebbe votato alle prossime elezioni presidenziali di novembre.