dWallet Network ha cambiato nome in Pera ieri. La crescita del progetto e l'enfasi sull'accelerazione dell'accesso degli sviluppatori ai protocolli Zero Trust (ZTP) si riflettono nel nuovo nome.

Lo scopo principale della piattaforma di mantenere in modo sicuro le risorse digitali su numerose reti è ancora inalterato e il primitivo dWallet continua a essere l'elemento di costruzione fondamentale che consente ai protocolli Zero Trust di funzionare in modo impeccabile su diverse blockchain.

Omer Sadika, co-fondatore di Pera, ha affermato:

"Pera è più impegnata che mai a fornire soluzioni innovative che affrontino le sfide più urgenti in Web3. Non vediamo l'ora di costruire ed espandere la nostra piattaforma mentre ci avviciniamo al lancio della nostra mainnet, stabilendo nuovi standard nella tecnologia decentralizzata. Restate sintonizzati per entusiasmanti aggiornamenti nelle prossime settimane!"

Non esiste una soluzione paragonabile nell'arena Web3 ai protocolli Zero Trust (ZTP), un nuovo modo di connettersi attraverso reti di cui i problemi di sovranità e honeypot sono entrambi sintomi. Il dWallet, un primitivo crittografico all'avanguardia al centro degli ZTP, applica la logica alle firme generate dagli utenti per le transazioni attraverso qualsiasi catena. I costruttori possono usare i dWallet per sviluppare protocolli Zero Trust (ZTP) che funzionano in modo impeccabile su varie catene preservando al contempo i principi Zero Trust.

Applicato da uno schema crittografico, il coinvolgimento dell'utente è applicato crittograficamente e la logica di un dWallet è alimentata da ZTP e realizzata da una soglia ⅔ del Pera massicciamente decentralizzato. L'esclusivo schema crittografico 2PC-MPC è stato sviluppato dal team di Pera.

Tra i casi d'uso di Pera rientrano la custodia decentralizzata, lo staking e il restaking nativi, i prestiti multi-catena nativi, gli atomic swap nativi, i guardrail degli agenti AI, le RWA e molte altre applicazioni.