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Scott Johnsson, socio accomandatario e consulente legale presso Van Buren Capital, ritiene che il governo degli Stati Uniti sia sul punto di vendere Bitcoin collegati al mercato Silk Road. Il 16 agosto, ha risposto a un post di Joey Krug, co-fondatore di Founders Fund, che ha evidenziato che oltre 19.000 BTC erano stati trasferiti a un indirizzo Coinbase. Questo trasferimento, secondo Johnsson, suggerisce che l'U.S. Marshal Service (USMS), responsabile dello smaltimento dei beni sequestrati, si sta probabilmente preparando a vendere questi beni Bitcoin. Il governo degli Stati Uniti ha recentemente trasferito circa 594 milioni di dollari in Bitcoin a un indirizzo Coinbase Prime. Questo trasferimento è in linea con un accordo di servizio stabilito tra USMS e Coinbase stipulato a giugno, che richiede che i beni siano separati a meno che non siano in procinto di essere venduti. Johnsson si aspetta la conferma ufficiale della vendita nel rapporto del DOJ per l'anno fiscale 2024, previsto per gennaio 2025.
Previsione:
Se il governo degli Stati Uniti procedesse con la vendita dei Bitcoin sequestrati, potrebbe esercitare una pressione al ribasso sul prezzo dei Bitcoin a causa del grande volume scaricato sul mercato. La vendita potrebbe creare volatilità a breve termine, soprattutto data la notevole quantità di BTC coinvolta. Investitori e trader potrebbero prevedere questa mossa e iniziare a vendere in anticipo, portando a un possibile calo del valore di mercato dei Bitcoin. Tuttavia, se la vendita fosse ben pubblicizzata e coordinata, il mercato potrebbe assorbire l'impatto senza fluttuazioni drammatiche. La mossa potrebbe anche innescare dibattiti sul ruolo del governo nel mercato delle criptovalute, soprattutto alla luce di personaggi politici come Donald Trump che discutono di politiche sulle partecipazioni in Bitcoin.
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