Il taglio dei tassi da parte della Fed a settembre sembra certo, ma avverrà davvero?
Adesso tutti si chiedono cosa farà Powell, il "guru della gestione delle aspettative". Naturalmente è positivo tagliare i tassi di interesse, e il mondo intero tirerà un sospiro di sollievo, ma il capitale in dollari USA rinuncerà così facilmente ai benefici per il mondo?
Dopo il taglio dei tassi di interesse, il costo del prestito in dollari USA diminuisce, e il dollaro USA potrebbe deprezzarsi. Allora i capitali non fluiranno altrove per trovare rendimenti più elevati? Sono probabili deflussi di capitali dalle azioni e dalle obbligazioni statunitensi. Il capitale persegue sempre il profitto e andrà ovunque sia redditizio. Ma che dire degli Stati Uniti stessi? Con una massiccia perdita di capitale, l’economia locale e il contesto finanziario possono essere stabili?
Inoltre, dopo che i tassi di interesse saranno tagliati per stimolare l’economia, le aspettative di tutti per l’economia e le azioni statunitensi saranno più alte. Ma se l’economia non è all’altezza delle aspettative, non significherebbe che la marea si abbassa e qualcuno nuota nudo? Ciò renderà difficile per l’economia avere un atterraggio morbido.
Quindi, Powell taglierà davvero i tassi di interesse come previsto? Forse utilizzerà i dati per adeguare le aspettative o trovare una scusa per rinviare il taglio dei tassi a novembre o dicembre. Anche se ora sembra improbabile, a un mese dalla fine, chissà dove andranno i dati?
Se i tassi di interesse vengono tagliati, come trattenere il capitale in dollari USA? Il vecchio metodo potrebbe essere quello di creare conflitti geopolitici e innervosire tutti, in modo che i fondi non osino essere spostati con disinvoltura e possano rimanere solo negli Stati Uniti.
E se non tagliassimo i tassi di interesse? Poi continuano a succhiare il sangue del mondo, soprattutto dei fratelli europei. Ma se continua così, l’influenza degli Stati Uniti in Europa sarà notevolmente ridotta.
L’economia americana è in recessione? Ad essere onesti, l’economia americana è ancora piuttosto resiliente e non si verificherà una recessione nell’immediato futuro. Dopotutto, ha ancora tanti “alleati” che lo aiutano a sopravvivere.
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