Il Capital Markets Board della Turchia ha rilasciato un aggiornamento sui fornitori di servizi di criptovalute in seguito all'implementazione di nuove normative. L'aggiornamento include un elenco provvisorio che include 47 società operative, insieme a tre società che stanno pianificando di liquidare.

Secondo le nuove normative, gli attuali fornitori di servizi crittografici sono tenuti a richiedere permessi per continuare le loro operazioni o procedere con la liquidazione entro le scadenze specificate. Le aziende che non rispettano questi requisiti andranno incontro a ripercussioni legali.

Il CMB della Turchia chiarisce lo status di fornitore di criptovalute

Il Capital Markets Board della Turchia, l'agenzia di regolamentazione e vigilanza finanziaria del paese, ha rilasciato un annuncio la scorsa settimana per chiarire lo stato dei fornitori di servizi di criptovalute dopo l'entrata in vigore della "Legge sulle modifiche alla legge sui mercati dei capitali" il 2 luglio.

L'annuncio include due elenchi. Il primo elenco comprende 47 entità che hanno presentato domanda al Capital Markets Board (CMB). Queste entità operano attualmente ai sensi della Capital Markets Law e sono attive nel settore della tecnologia finanziaria.

Tuttavia, il CMB ha sottolineato che l'inclusione in questo elenco non implica un'autorizzazione ufficiale ai sensi delle leggi pertinenti. Questo elenco provvisorio comprende una varietà di società, tra cui importanti exchange di criptovalute come Bitfinex, Binance Turkey, Btcturk e Okx.

La Turchia applica nuove normative per i fornitori di criptovalute

Il Capital Markets Board of Turkey ha pubblicato un secondo elenco che include tre società che hanno dichiarato la loro intenzione di liquidare. Le istituzioni prive di informazioni complete o sottoposte a indagini in corso non sono riconosciute come operative e pertanto non sono elencate.

L'annuncio delinea inoltre nuove normative per i fornitori di servizi di criptovalute in Turchia, in vigore dal 2 luglio. In base a queste normative, i fornitori devono rispettare gli standard stabiliti dal CMB. I fornitori che erano già operativi a questa data devono richiedere un permesso operativo entro un mese o scegliere di liquidare entro tre mesi, durante i quali devono cessare di accettare nuovi clienti. Il mancato rispetto di queste normative può comportare sanzioni, tra cui la reclusione e multe.

Inoltre, i provider con sede all'estero che si rivolgono ai residenti turchi sono tenuti a cessare tali attività entro il 2 ottobre. Anche gli sportelli bancomat e gli altri dispositivi che facilitano le transazioni crittografiche devono cessare le operazioni entro tale scadenza. La mancata conformità comporterà azioni legali ai sensi degli articoli 99/A e 109/A della legge modificata.

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