Secondo PANews, sia il Giappone che la Russia hanno deciso di non stabilire riserve nazionali di Bitcoin, optando per osservare gli sviluppi in altri paesi come gli Stati Uniti prima di prendere qualsiasi decisione. Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha risposto a una proposta parlamentare affermando che le attuali leggi giapponesi proibiscono di detenere criptovalute e che l'elevata volatilità di Bitcoin è incompatibile con l'attuale sistema di riserve valutarie. Allo stesso modo, il ministro delle finanze russo Anton Siluanov ha osservato che nonostante la rapida crescita dei prezzi di Bitcoin, la sua imprevedibilità scoraggia il paese dall'assumersi rischi correlati. Entrambe le nazioni stanno adottando un approccio cauto, mentre paesi come gli Stati Uniti e il Brasile stanno esplorando attivamente il potenziale di Bitcoin come riserva nazionale.