Secondo Odaily, la National Police Agency giapponese ha annunciato il 24 dicembre che il cyberattacco all'exchange di criptovalute DMM Bitcoin, che ha portato al furto di Bitcoin per un valore di 48,2 miliardi di yen, è stato orchestrato dal gruppo di hacker nordcoreano TraderTraitor. Le autorità sudcoreane hanno confermato l'attività criminale. L'indagine, condotta in collaborazione con l'FBI e il Cyber Crime Center del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, ha identificato gli autori del furto di 4.502,9 BTC nel maggio 2024. Si ritiene che TraderTraitor sia affiliato all'organizzazione di hacker nordcoreana Lazarus Group e che l'attacco sia stato eseguito in più fasi.
L'agenzia di polizia giapponese ha dichiarato che continuerà a lavorare con l'FBI, altre agenzie governative statunitensi e partner internazionali per indagare sulle attività illegali degli hacker nordcoreani, tra cui la criminalità informatica e il furto di criptovalute. In risposta all'incidente, l'agenzia di polizia, il Cabinet Cybersecurity Center e la Financial Services Agency hanno rilasciato documenti che descrivono in dettaglio i metodi e le contromisure contro tali gruppi di attacco, esortando le aziende legate alle criptovalute a prestare attenzione.
A seguito della violazione, DMM Bitcoin ha deciso di chiudere le sue operazioni di cambio. Le attività e gli account dei clienti saranno trasferiti a SBIVC Trade, con la transizione che dovrebbe essere completata entro marzo 2025.