Secondo PANews, la Banca d'Italia ha sottolineato nel suo documento di ricerca pubblicato nel novembre 2024 che alcuni siti web di criptovaluta forniscono un elenco di servizi P2P senza KYC, classificati come "crime-as-a-service".

L’anonimato e la mancanza di regolamentazione di tali servizi li rendono uno strumento importante per il riciclaggio di denaro, soprattutto nelle regioni prive di efficaci normative antiriciclaggio.