Secondo Odaily, lo Stanford Blockchain Club ha espresso notevoli preoccupazioni in merito alla decisione del governo degli Stati Uniti di ritenere responsabili gli sviluppatori di Tornado Cash Roman Storm e Roman Semenov in base alle tradizionali leggi federali sui trasferimenti di fondi. L'organizzazione sostiene che applicare leggi obsolete, come lo statuto del 1960, alla moderna tecnologia blockchain decentralizzata è come forzare un piolo quadrato in un foro rotondo. Tornado Cash opera tramite contratti intelligenti immutabili, consentendo agli utenti di condurre transazioni in modo anonimo senza intermediari. Questo sistema consente agli utenti il controllo completo sui propri token dall'inizio alla fine, in contrasto con i tradizionali servizi di custodia.
Il club ha sottolineato che l'applicazione attiva del 18 U.S.C. § 1960 da parte del Dipartimento di Giustizia in questo caso solleva questioni che vanno ben oltre il contesto immediato della tecnologia blockchain. Sostengono che questo approccio aggira il processo democratico e mina il quadro costituzionale che garantisce al Congresso il potere legislativo e al ramo esecutivo l'autorità discrezionale di applicazione. Le preoccupazioni evidenziano la tensione tra le tecnologie in evoluzione e i quadri giuridici esistenti, suggerendo la necessità di regolamenti aggiornati che si allineino meglio con le realtà dei sistemi decentralizzati.