Sam Altman, CEO di OpenAI, il creatore di ChatGPT, ha scatenato speculazioni sui social media su un potenziale nuovo modello GPT dopo aver pubblicato una foto apparentemente innocente del suo giardino.

Gli speculatori più attenti hanno notato che la foto conteneva quattro fragole dall'aspetto maturo, di cui una non ancora diventata rossa: secondo loro, potrebbe trattarsi di un indizio lontano del tanto atteso modello GPT 4.5.

"4 fragole... e un'altra mezza sviluppata... questo deve essere un segno di GPT 4.5!" ha detto un utente di nome "Mirra".

"Sta succedendo", ha scritto l'educatore di intelligenza artificiale Dogan Ural, mentre altri gli hanno fatto eco chiedendogli di "smetterla di prendere in giro".

Altri non sono rimasti così divertiti dall'insolito post. "Perché non puoi parlare chiaramente, amico", ha aggiunto il co-fondatore di Altera, Nico Christie.

Il 14 maggio, OpenAI ha annunciato il suo ultimo modello di intelligenza artificiale, GPT-4o, un chatbot più loquace e simile all'uomo, in grado di interpretare l'audio e il video di un utente e di rispondere in tempo reale.

Anticipazione sulla prossima iterazione di ChatGPT

Altman non ha confermato o smentito alcuna speculazione dal suo post sui social media, se non quella di confermare che la foto era del suo "vero giardino".

Nel frattempo, OpenAI deve ancora commentare o annunciare ufficialmente eventuali sviluppi di ChatGPT 4.5, ma online si vocifera che potrebbe migliorare la velocità, la precisione e la capacità di gestire attività più complesse.

La creatrice di GPT Kristi Hines ha previsto in un post del 30 aprile che "GPT-4.5 Turbo per gli abbonati di ChatGPT arriverà in estate. GPT-4 diventerà liberamente accessibile".

Dibattiti recenti sulla longevità di OpenAI

Arriva solo pochi giorni dopo il dibattito sulla sostenibilità a lungo termine del modello di business di OpenAI.

Il commentatore tecnologico Edward Zitron ritiene in ultima analisi che "OpenAI nella sua forma attuale sia insostenibile" e che affinché OpenAI possa "sopravvivere" oltre il 2026, dovrà assicurarsi più finanziamenti di qualsiasi altra startup nella storia e raccoglierli costantemente.

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"L'intelligenza artificiale generativa è estremamente costosa da addestrare e gestire, e OpenAI dovrà probabilmente raccogliere più fondi quest'anno per restare a galla", ha ribadito il columnista del Los Angeles Times Brian Merchant.

Altri però non ne sono così convinti.

"OpenAI ha cambiato il mondo per sempre e NON andrà MAI in bancarotta", ha affermato Bindu Reddy, CEO di Abacus.AI.

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