La Corea del Sud è pronta a introdurre una commissione di vigilanza a sei cifre per gli scambi di criptovalute della nazione in base alle entrate operative.

Gli scambi di criptovalute coreani, come Upbit, Bithumb e Coinone, saranno presto obbligati a pagare una commissione di supervisione al servizio di vigilanza finanziaria della Corea del Sud a partire dal prossimo anno mentre il paese intensifica il proprio quadro normativo per il settore delle criptovalute.

Secondo quanto riportato dai media locali, la commissione di vigilanza fa parte del “Virtual Asset User Protection Act” attuato dalla Commissione per i servizi finanziari della Corea del Sud il 19 luglio. Secondo la legislazione, le commissioni totali addebitate sul reddito operativo per le principali borse sono stimato in circa ₩ 300 milioni (circa $ 220.000).

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Il contributo di vigilanza per questi operatori è calcolato in base all'aliquota contributiva applicata ai ricavi di gestione dell'anno fiscale precedente. Utilizzando il tasso di contribuzione del 2024 per i ricavi operativi, il contributo di Upbit ammonta a circa ₩ 272 milioni (circa $ 199.400), mentre Coinone e Gopax dovrebbero contribuire rispettivamente con circa ₩ 6,03 milioni ($ 4.400) e ₩ 830.000 (circa $ 600).

L'exchange di criptovalute Korbit è stato esentato dal contributo di vigilanza a causa dei suoi ricavi operativi di circa 1,7 miliardi di ₩ (1,2 milioni di dollari) lo scorso anno. Questa commissione compensa la supervisione e i servizi forniti dalla FSS e si applica solo alle imprese con un fatturato operativo pari o superiore a 3 miliardi di won.

Nuove regole per gli scambi di criptovalute coreani

I rappresentanti dell’industria locale hanno inizialmente suggerito di ritardare l’imposizione di commissioni di vigilanza sugli operatori cripto. Tuttavia, la decisione di implementare queste tariffe è stata accelerata a causa delle imminenti ispezioni da parte della FSS a seguito dell'applicazione del Virtual Asset User Protection Act.

La nuova legge introduce diversi requisiti per gli scambi di criptovalute, incluso l'obbligo di conservare almeno l'80% delle risorse degli utenti in celle frigorifere. Queste attività devono essere tenute separate dai fondi aziendali e investite in attività “prive di rischio” per generare un rendimento. Inoltre, le borse devono rivalutare gli asset quotati verificandone la circolazione e rivedendo i propri white paper, eliminando eventuali asset che non soddisfano i criteri richiesti.

La recente applicazione fa seguito al rinvio di un'imposta del 20% sugli utili derivanti dalle criptovalute da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze della Corea del Sud, con rapporti che indicano che il partito al governo potrebbe ritardare l'imposta fino al 2028.

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