• I governi di tutto il mondo detengono 32 miliardi di dollari in riserve di Bitcoin, con gli Stati Uniti in testa.

  • I sequestri di Bitcoin contribuiscono in modo significativo alle partecipazioni governative in Bitcoin.

  • El Salvador abbraccia Bitcoin come moneta a corso legale, implementando un programma di acquisto giornaliero.

L’adozione mainstream di Bitcoin non si limita solo agli investitori al dettaglio e alle istituzioni. Ora, i governi di tutto il mondo stanno accumulando Bitcoin nei loro portafogli. Non sorprende che, con oltre 213.297 BTC, il governo degli Stati Uniti sia il maggiore detentore di Bitcoin.

Tuttavia, nella maggior parte dei casi, i governi acquisiscono questa criptovaluta attraverso sequestri di attività illegali. Alcuni ottengono Bitcoin anche tramite donazioni o acquisti attivi.

Quanti#Bitcoindetengono i governi? 🤔1. 🇺🇸 Stati Uniti – 213.246 $BTC2. 🇨🇳 Cina – 190.000 $BTC3. 🇮🇹 Regno Unito – 61.000 $BTC4. 🇸🇻 El Salvador – 5.800 $BTC5. 🇺🇦 Ucraina – 1.344 $BTC6. 🇩🇪 Germania – 0 $BTC

— CoinGecko (@coingecko) 31 luglio 2024

Al 29 luglio 2024, i governi di tutto il mondo detengono il 2,6% dell’offerta circolante di Bitcoin, ovvero 471.380,6 BTC, per un valore di 32,7 miliardi di dollari. Questa tendenza riflette la crescente importanza e il riconoscimento delle risorse digitali nel sistema finanziario globale.

Gli Stati Uniti guidano il mondo nelle partecipazioni governative in Bitcoin, possedendo 213.297 BTC, ovvero circa 14,82 miliardi di dollari, ottenuti attraverso sequestri di criptovaluta. Una parte considerevole proveniva dalla famigerata Via della Seta, uno dei primi mercati moderni della rete oscura. Dopo aver smantellato la Via della Seta, il governo degli Stati Uniti ha sequestrato circa 69.000 BTC.

La Cina, d’altro canto, nonostante abbia vietato il trading e il mining di criptovalute, detiene significative riserve di BTC a seguito di sequestri, rendendola il secondo detentore governativo di Bitcoin. Il governo cinese possiede ora circa 190.000 BTC, per un valore di circa 13,20 miliardi di dollari. La maggior parte di questi Bitcoin è stata sequestrata dallo schema Ponzi PlusToken, una delle più grandi truffe di criptovalute, che prometteva agli investitori rendimenti fino al 30%.

Il Regno Unito ha sequestrato circa 61.000 BTC, per un valore di circa 4,24 miliardi di dollari, da un'operazione di riciclaggio di denaro. Questi sequestri evidenziano l’impegno del Regno Unito nell’affrontare i crimini finanziari che coinvolgono le risorse digitali, posizionandolo al terzo posto tra i governi con le maggiori partecipazioni in criptovalute.

D'altra parte, El Salvador si distingue come il primo paese ad adottare Bitcoin come moneta a corso legale nel 2021. Il paese detiene ora 5.800 BTC, per un valore di circa 0,40 miliardi di dollari. Da novembre 2022, il governo ha implementato il programma “1 Bitcoin al giorno”, acquistando 1 BTC al giorno indipendentemente dal suo valore di mercato. Questo approccio proattivo ha posizionato El Salvador in prima linea nell’adozione nazionale delle criptovalute.

Inoltre, la Germania ha implementato leggi relative alle criptovalute, portando alla confisca di 46.359 BTC, per un valore di oltre 3 miliardi di dollari. Questo sequestro è stato il risultato di un'operazione del 2013 contro un sito web di pirateria che violava la legge sul copyright. Il ricavato dell’operazione è stato convertito in Bitcoin.

Tuttavia, a partire dal 12 luglio 2024, il governo ha venduto tutte le sue partecipazioni tra il 19 giugno e il 12 luglio 2024. Ciò ha innescato una massiccia svendita, facendo crollare il Bitcoin del 15,7%, da 64.547,32 dollari a un minimo di 54.418,46 dollari.

Detto questo, man mano che le criptovalute guadagnano terreno, i governi di tutto il mondo probabilmente svilupperanno normative e potrebbero scegliere di acquistare attivamente criptovalute come parte delle loro strategie finanziarie. Gli esperti di mercato ritengono che ciò sarà guidato dal desiderio di diversificare le riserve nazionali e di abbracciare le innovazioni della finanza digitale.

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