Oggi la Banca del Giappone ha sorpreso molti alzando il tasso di interesse a breve termine allo 0,25%. Si tratta del secondo aumento negli ultimi mesi, mentre la BOJ tenta di frenare il calo dello yen rispetto al dollaro USA e di muoversi verso politiche monetarie più normali. 

La risposta dei nostri mercati finanziari è stata immediata e massiccia. A percepirlo per primo è stata la Borsa di Tokyo. Inizialmente, le azioni sono scese dello 0,4%, mentre gli investitori si preparavano all’annuncio della BOJ.

Crediti: Associated Press

Ma dopo l’aumento dei tassi, il mercato si è ripreso. L’aumento dei tassi è stato visto come un segnale che l’economia giapponese potrebbe essere più forte di quanto si pensasse in precedenza. Ma cosa significherebbe questo per il dollaro e per l’economia globale?

I mercati valutari reagiscono alla decisione del Giappone

Lo yen ha registrato un forte recupero nei confronti del dollaro USA, apprezzandosi dell'1,8%. Ha toccato un massimo intraday di 150,05 yen per dollaro, un livello che non si vedeva da marzo. 

La decisione della BOJ e gli accenni a futuri aumenti hanno reso lo yen più attraente per gli investitori. Anche i mercati valutari globali hanno risentito degli effetti a catena. 

L'indice del dollaro, che misura il dollaro rispetto alle altre principali valute, è sceso dello 0,3%. Il dollaro è diventato piuttosto debole, in parte a causa delle aspettative che la Federal Reserve possa presto tagliare i tassi.

Kazuo Ueda. Crediti: Akio Kon/Bloomberg

Gli investitori guardano ora al Giappone con rinnovato interesse. La BOJ sembra aver abbandonato la sua politica monetaria ultra-espansiva di lunga data. 

Per anni, la BOJ ha mantenuto i tassi a zero o al di sotto per stimolare l’attività economica. Ma quando l’inflazione è diventata una preoccupazione urgente, la BOJ ha deciso di provare un approccio diverso. In una conferenza stampa, il capo Kazuo Ueda ha detto:

“Il tasso di inflazione complessiva è stato costantemente al di sopra del 2% per un lungo periodo. In considerazione di ulteriori rischi al rialzo per l’inflazione, abbiamo pensato che fosse il momento giusto”.

Ueda ha anche affermato che, sebbene la BOJ sia impegnata a normalizzare le sue politiche, procederà con cautela. Ha riconosciuto le sfide derivanti dal recente deprezzamento dello yen, ma ha aggiunto che:

“Non credo che l’aumento dei tassi avrà un grave effetto negativo sull’economia perché è ancora a livelli bassi”.

Ulteriori rialzi dei tassi potrebbero essere in programma per il Giappone, a seconda dei dati economici. La banca centrale ha annunciato l’intenzione di dimezzare il suo programma di acquisto di obbligazioni dagli attuali 6mila miliardi di yen al mese entro marzo 2026.