La Russia legalizzerà le criptovalute per le transazioni transfrontaliere.
La nuova legislazione mira all’attuazione entro il 2024.
Propone una tassa del 20% sul mining di criptovalute per rilanciare l'economia.
La Russia sta accelerando i suoi sforzi per legalizzare la criptovaluta per le transazioni transfrontaliere in un contesto di crescenti sanzioni occidentali. Guidata dal Ministero delle Finanze e dalla Banca di Russia, l’iniziativa riflette un cambiamento significativo nell’approccio del Paese alle risorse digitali.
In precedenza, la Russia manteneva una posizione conservatrice nei confronti della criptovaluta. Dall’adozione della legge “Sulle risorse finanziarie digitali” nel 2020, il paese ne ha vietato l’uso come metodo di pagamento all’interno dei suoi confini. La Banca di Russia, in particolare, si è opposta all'uso interno delle criptovalute a causa dei timori di destabilizzare la valuta nazionale, il rublo. Tuttavia, l’evolversi della crisi geopolitica con l’Ucraina ha costretto a riconsiderare questa politica.
In seguito all’imposizione di pesanti sanzioni, l’interesse della Russia per le valute digitali è cresciuto mentre esplorava modi per aggirare gli ostacoli economici causati dalle sanzioni. Il viceministro delle finanze Alexei Moiseev ha chiesto la creazione di un quadro giuridico per le transazioni crittografiche transfrontaliere.
Ha sottolineato che molti russi sono stati costretti a fare affidamento su piattaforme straniere per i servizi crittografici, sottolineando la necessità di alternative locali conformi alle normative antiriciclaggio (AML) e Know Your Customer (KYC). La legislazione proposta mira a consentire pagamenti transfrontalieri legali senza integrare la criptovaluta nel sistema finanziario nazionale russo.
Questa mossa ha assicurato il sostegno chiave di alti funzionari russi, tra cui la Duma di Stato, che ha sostenuto la possibilità per i miner di vendere criptovaluta come prodotto di esportazione. La legislazione proposta dovrebbe entrare in vigore entro la seconda metà del 2024, segnando una pietra miliare significativa per l’industria delle criptovalute russa.
Inoltre, le autorità stanno anche valutando la possibilità di imporre un'imposta sul reddito del 20% sui miner di criptovaluta per sostenere il bilancio nazionale e sfruttare il fiorente mercato delle criptovalute per contribuire all'economia del paese.
Tuttavia, la Banca di Russia rimane ferma nella sua posizione contro l’utilizzo della criptovaluta come moneta a corso legale all’interno del Paese. Invece di alterare l’ecosistema finanziario nazionale, la banca centrale mira a consentire le transazioni crittografiche transfrontaliere per mitigare l’impatto delle sanzioni.
Il post La Russia abbraccia le criptovalute per i pagamenti internazionali, sfidando le sanzioni è apparso per la prima volta su Coin Edition.