Secondo Foresight News, Gabor Gurbacs, stratega di Tether e consulente di VanEck, ha suggerito che la Federal Reserve dovrebbe prendere in considerazione l’acquisto di Bitcoin invece dei titoli del Tesoro statunitensi. Gurbacs sostiene che la differenza fondamentale tra i due asset risiede nella loro offerta: i titoli del Tesoro statunitensi possono essere stampati a tempo indeterminato, mentre Bitcoin ha un’offerta fissa. Ciò rende Bitcoin un asset forte, simile all’oro, che le banche centrali tradizionalmente detengono per diversificare i propri portafogli e proteggersi dall’inflazione e dalle fluttuazioni valutarie.

Gurbacs spiega che la strategia della Federal Reserve di passare dai titoli del Tesoro stampabili all'infinito a un asset a offerta fissa come Bitcoin potrebbe servire come tattica di diversificazione. Questo approccio aiuterebbe la Fed a proteggersi dalla potenziale inflazione e dalla volatilità valutaria. Attualmente, la maggior parte delle banche centrali raggiunge questo obiettivo detenendo oro. Tuttavia, Bitcoin viene sempre più incluso nei portafogli di investimento delle banche centrali come copertura.

L’idea è che incorporando Bitcoin, le banche centrali possono migliorare le proprie disponibilità di asset e mitigare i rischi associati alle tradizionali valute fiat. Questa strategia è in linea con la tendenza più ampia delle banche centrali che cercano di diversificare le proprie riserve e ridurre la dipendenza da asset che possono essere soggetti a pressioni inflazionistiche. L’offerta fissa e la natura decentralizzata di Bitcoin lo rendono un’opzione interessante per questo scopo.