Edward Snowden, ex dipendente della NSA e noto informatore, ha deciso di scuotere la comunità crittografica intervenendo alla conferenza annuale Bitcoin 2024 a Nashville. E devo dire che ci è riuscito!
Snowden, la voce della libertà digitale, non ha giri di parole. "Vota, ma non unirti a una setta", ha sbottato, rivolgendosi a migliaia di appassionati di Bitcoin riuniti vicino al palco principale. Non è adorabile? Invita all'attività politica e mette subito in guardia dal fanatismo. Davvero un maestro dei paradossi!
Ma non pensate che il nostro eroe si sia limitato agli appelli politici. Al contrario, Snowden ha presentato agli ascoltatori l’immagine di un’apocalisse digitale, in cui l’intelligenza artificiale si trasforma in Grande Fratello sotto steroidi.
“Ci stiamo rapidamente avvicinando al punto di non ritorno”, ha detto Snowden, dipingendo una prospettiva cupa per l’uso dell’intelligenza artificiale per analizzare le transazioni finanziarie. E non si può sostenere che il registro pubblico dei Bitcoin stia cercando di diventare un campo di addestramento per questi mostri digitali.
Ma aspetta! Siamo davvero davanti ad una rivolta delle macchine? Snowden si affretta a rassicurare: “Questo non è 'Terminator', ragazzi. Per ora, i robot non ti trascineranno fuori dal letto”. Beh, grazie per questo, Edward!
E ora la ciliegina sulla torta: secondo il nostro visionario digitale, la vittoria dell’uno o dell’altro candidato alle elezioni farà poca differenza in questa partita. "Per il gran lavoratore medio, un cambio di potere è come una nuova uniforme per lo stesso poliziotto", sogghigna Snowden. Ed è davvero difficile non essere d’accordo!
Quindi, signore e signori, diamo il benvenuto alla nuova era della supervisione finanziaria, in cui l’intelligenza artificiale svolge il ruolo di occhio che tutto vede e la blockchain diventa il suo parco giochi preferito. Emozionante? Senza dubbio. Allarmante? Ovviamente!
Se si crede a Snowden, la comunità delle criptovalute si ritrova sull’orlo di un abisso digitale, in bilico tra innovazione e paranoia. E ora stiamo tutti, come funamboli senza rete di sicurezza, cercando di mantenere l’equilibrio sul filo sottile del progresso tecnologico, sotto il quale si è aperto l’abisso della sorveglianza totale.
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