Secondo quanto riferito, la piattaforma di social media X di Elon Musk è sotto esame da parte della Commissione irlandese per la protezione dei dati (DPC) dopo che sono emerse notizie diffuse secondo cui un cambiamento nelle impostazioni predefinite ha consentito di inserire i dati X degli utenti nella formazione del chatbot AI di Musk, Grok.

"Il DPC ha collaborato con X su questo argomento per diversi mesi, e la nostra ultima interazione è avvenuta proprio ieri", ha dichiarato il DPC a TechCrunch il 25 luglio.

“Pertanto siamo sorpresi dagli sviluppi di oggi. Abbiamo contattato X oggi e stiamo aspettando una risposta. Ci aspettiamo un ulteriore impegno all’inizio della prossima settimana”, ha commentato la Commissione.

Grok è un chatbot AI progettato per essere spiritoso, informativo e coinvolgente. Lo sviluppo di Grok è guidato da xAI, una società di ricerca e sviluppo fondata dallo stesso Musk.

Sono stati pubblicati diversi post che avvisano gli utenti di X del cambiamento, che consentono alla piattaforma di utilizzare post, interazioni, input e risultati con Grok da "utilizzare per la formazione e la messa a punto". Il servizio di posta elettronica crittografato ProtonMail ha fornito istruzioni ai suoi 304.500 follower su come disattivare l'impostazione predefinita.

"I tuoi dati su X vengono utilizzati per impostazione predefinita per addestrare Grok. Disattivalo in Impostazioni > Privacy e sicurezza > Condivisione e personalizzazione dei dati > Grok", ha spiegato Proton in un post X del 26 luglio.

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Ciò avviene solo pochi mesi dopo che Musk aveva annunciato che xAI avrebbe reso Grok open source mentre la causa contro lo sviluppatore rivale di chatbot AI OpenAI prende ritmo.

Anche se all'epoca Musk non approfondì i suoi piani per rendere Grok open source, le risposte al suo post furono per lo più positive, con gli utenti che lo elogiarono per la decisione. Un utente ha risposto dicendo: "OpenAI dovrebbe fare lo stesso. Se sono "aperti"," a cui Musk ha risposto, "OpenAI è una bugia."

Nel frattempo, il 29 febbraio, Musk ha intentato una causa contro OpenAI, sostenendo una violazione dell'accordo stipulato quando OpenAI è stata fondata come organizzazione senza scopo di lucro. Sostiene che la partnership di OpenAI con Microsoft va contro i principi fondanti dell’accordo no-profit per promuovere l’intelligenza generale artificiale (AGI) open source a beneficio dell’umanità.

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