Il co-fondatore di MicroStrategy Michael Saylor ha sostenuto una proposta controversa secondo cui gli Stati Uniti dovrebbero diversificare le proprie riserve monetarie acquistando una quantità di Bitcoin pari a quanto oro già possiedono.

L’idea, originariamente presentata da Robert F. Kennedy Jr., ha preso piede quando Saylor l’ha condivisa sui social media, suscitando un mix di sostegno e scetticismo da parte di vari commentatori finanziari.

La proposta arriva mentre i sistemi finanziari globali riconsiderano gli asset di riserva e le valute digitali guadagnano terreno in modo significativo. Saylor suggerisce che Bitcoin ha il potenziale per essere un prezioso asset di riserva – da qualche parte insieme all’oro – che potrebbe aiutare ad attutire parte delle turbolenze nella base monetaria americana.

Un sostegno così significativo al Bitcoin da parte di un governo potrebbe segnalare un cambiamento epocale nella percezione politica nei confronti delle criptovalute, influenzandone le dinamiche di mercato e una più ampia integrazione economica.

Ironicamente, @saylor sta cercando un piano di salvataggio#Bitcoinda parte del governo. Sa che la lettera blockchain di Bitcoin sta per esaurirsi e vuole che il governo degli Stati Uniti diventi l'acquirente di ultima istanza, lasciando i contribuenti americani come ultimi detentori di borse nello schema piramidale di Bitcoin.

— Peter Schiff (@PeterSchiff) 26 luglio 2024

Critiche e Controversie

Ma questo consiglio non è stato esente da critici, in particolare dallo scettico Bitcoin e noto sostenitore dell’oro, Peter Schiff. Il piano di Saylor non è altro che un tentativo di convincere gli Stati Uniti a salvare Bitcoin, Schiff sostiene con un tocco di cospirazione in più, stimando che questo gioco si ripercuote in una spinta generale per stabilizzare il prezzo di BTC coinvolgendo un unico grande acquirente: il governo degli Stati Uniti.

Schiff afferma che finirebbe per rendere il contribuente americano, che secondo lui sarà lasciato a sostenere tutti i rischi in quello che equivale a uno schema piramidale Bitcoin.

Secondo Schiff, questo è simile ai classici schemi Ponzi in cui i profitti degli investitori più anziani sono forniti dai nuovi entranti perché, a differenza di altri beni materiali che possiedono un uso o un rendimento produttivo intrinseco – ad es. beni immobili (affitti) e monete d’oro (gioielli), Bitcoin non ha alcun valore intrinseco né alcuna utilità fisica.

Schiff prosegue criticando la fattibilità del modello di valutazione di Bitcoin, sostenendo che si basa in gran parte sul sentiment del mercato e sulla domanda speculativa in contrapposizione all’effettiva utilità economica.

Michael Saylor, pur essendo un importante sostenitore di Bitcoin, non ha sostenuto pubblicamente un piano di salvataggio del governo, ma suggerisce che l’adozione di Bitcoin come asset di riserva potrebbe offrire vantaggi a lungo termine simili o superiori a quelli dell’oro.