Donald Trump ha smentito le voci sulla nomina di Jamie Dimon di JPMorgan o Larry Fink di BlackRock come segretario al Tesoro, nonostante le speculazioni alimentate dagli elogi passati di Dimon e dalla posizione pro-Bitcoin di Fink. Ciò avviene nel contesto delle preoccupazioni di Tom Emmer sulle potenziali nomine di Kamala Harris al Tesoro mentre il panorama politico cambia per le elezioni del 2024.

Trump risponde alle voci su Jamie Dimon

Donald Trump ha negato fermamente di prendere in considerazione Jamie Dimon, CEO di JPMorgan, per la posizione di Segretario al Tesoro. Erano circolati rapporti che suggerivano che Trump avrebbe potuto nominare Dimon se fosse stato rieletto. In un post su Truth Social, Trump ha dichiarato di non aver mai discusso o pensato a Dimon per questo ruolo. Ha incolpato le voci sulla diffusione di notizie false da parte della sinistra radicale. Questa smentita è arrivata mentre crescevano le speculazioni sulle possibili scelte di governo per il possibile ritorno di Trump alla Casa Bianca.

Il Fink di BlackRock non è nella lista di Trump

Trump ha anche respinto l’idea di nominare il CEO di BlackRock Larry Fink come Segretario al Tesoro. Nonostante la posizione positiva di Fink su Bitcoin, Trump ha chiarito che Fink non era mai stato nei suoi piani. Le voci sono iniziate dopo che Bloomberg e il New York Post hanno suggerito che Fink potesse essere un contendente. Il rapporto di Trump con BlackRock, attraverso i suoi investimenti, ha alimentato queste speculazioni. Tuttavia, Trump ha chiarito che Fink non era stato preso in considerazione per la posizione del Tesoro.

Trump chiarisce l’aria sulle speculazioni sul Tesoro

Le dichiarazioni di Trump mirano a chiarire eventuali malintesi riguardo le sue scelte di governo. Ha sottolineato che né Jamie Dimon né Larry Fink erano presi in considerazione. Ciò è significativo poiché entrambi gli amministratori delegati hanno avuto opinioni diverse su Bitcoin e sul mercato delle criptovalute. Mentre Dimon è un noto scettico, Fink ha recentemente mostrato sostegno, definendo Bitcoin "oro digitale". La smentita di Trump mette a tacere qualsiasi ipotesi su come la sua amministrazione potrebbe affrontare la politica crittografica se tornasse in carica.

Impatto sulla comunità cripto

La comunità cripto era particolarmente interessata a queste voci a causa delle opinioni contrastanti di Dimon e Fink. La smentita di Trump potrebbe essere un sollievo per alcuni, dato lo storico scetticismo di Dimon nei confronti delle criptovalute. D’altra parte, il supporto di Fink a Bitcoin avrebbe potuto portare una dinamica diversa. Indipendentemente da ciò, le dichiarazioni di Trump assicurano che il mercato delle criptovalute rimanga incerto riguardo alle sue future direzioni politiche.

Guardando avanti alle potenziali scelte del governo

Con l’avvicinarsi delle elezioni, ci sono ancora molte speculazioni su chi Trump potrebbe scegliere per le posizioni chiave. Con le dimissioni di Biden e la probabile nomina di Kamala Harris come candidata democratica, il panorama politico sta cambiando. Il recente annuncio da parte di Trump di JD Vance come suo compagno di corsa indica che altre decisioni sono all’orizzonte. Tuttavia, per ora, Trump ha fermamente smentito ogni voce su Dimon e Fink, lasciando al pubblico il compito di indovinare le sue prossime mosse.

In conclusione, le chiare dichiarazioni di Trump su Jamie Dimon e Larry Fink aiutano a dissipare ogni disinformazione sulla sua potenziale scelta come Segretario del Tesoro. Questo chiarimento è cruciale poiché il mondo politico e quello delle criptovalute osservano attentamente le sue mosse. Con l’avvicinarsi delle elezioni, probabilmente emergeranno maggiori dettagli sulle scelte del suo governo, modellando il futuro della politica finanziaria statunitense.