Cassa Depositi e Prestiti Spa (CDP), una banca statale, ha completato un'emissione di obbligazioni digitali del valore di 27,2 milioni di dollari con Intesa Sanpaolo, una banca di investimento da trilioni di dollari. L’obbligazione utilizza la blockchain di Polygon e scadrà il 18 novembre – in soli quattro mesi. 

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Intesa Sanpaolo ha spiegato che questa operazione rientra in una sperimentazione portata avanti dalla Banca Centrale Europea. La sperimentazione mirava a identificare nuove modalità per regolare il denaro per le transazioni all'ingrosso condotte dalla banca centrale su blockchain.

Cassa Depositi completes digital bond issuance 

Intesa Sanpaolo – in qualità di unico investitore istituzionale – ha interamente sottoscritto la prima emissione di @GruppoCDP di un ‘Digital Bond’ su#Blockchain2: il titolo ha valore pari a €25 milioni, durata di 4 mesi e una cedola annua del 3,633%📌 https://t.co/Fk3UBmA5X4 pic.twitter.com/4pDBV6IQqO

— Intesa Sanpaolo (@intesasanpaolo) July 18, 2024

La banca statale italiana da 520 miliardi di dollari, Cassa Depositi, ha confermato il completamento della sua sperimentazione sulle obbligazioni digitali da 27,2 milioni di dollari. Cassa Depositi ha collaborato con Intesa Sanpaolo per emettere il bond digitale utilizzando Ethereum layer-2 Polygon.

In un comunicato diffuso il 18 luglio, Intesa Sanpaolo ha rivelato che la transazione da 27,2 milioni di dollari faceva parte di una sperimentazione volta a trovare nuove soluzioni per il regolamento del denaro, in particolare per le transazioni all'ingrosso effettuate su blockchain dalla banca centrale. Intesa Sanpaolo ha confermato che l'operazione è la prima di questo genere da quando lo Stato ha emanato il decreto Fintech. Il decreto è stato introdotto per regolamentare l'emissione e la circolazione di tutti gli strumenti finanziari esclusivamente in versione digitale.

Intesa Sanpaolo svela i dettagli salienti del bond digitale 

"La tokenizzazione sta stabilendo un nuovo standard di efficienza e automazione nei mercati finanziari e credo che questo cambiamento tecnologico avrà un impatto non solo sulle obbligazioni ma su ogni classe di asset nei prossimi anni." 

–Niccolò Bardoscia

Intesa Sanpaolo ha confermato di essere l'unico investitore istituzionale nella sperimentazione appena conclusa. La transazione è stata regolata lo stesso giorno in euro con l’aiuto dello strumento “TIPS Harsh Link”, che appartiene alla Banca d’Italia e consente l’interoperabilità tra i sistemi di pagamento tradizionali e la blockchain. L'obbligazione digitale offre una cedola fissa del 3,63%, calcolata annualmente.

Il 18 luglio, Niccolò Bardoscia, responsabile del trading e degli investimenti di asset digitali di Intesa Sanpaolo, ha affermato che la transazione mostra come le blockchain pubbliche offrano una tecnologia potente per le entità finanziarie. Bardoscia ha rivelato che le blockchain pubbliche rendono le transazioni più veloci e persino più sicure. Si prevede che questo cambiamento tecnologico avrà un impatto sulle obbligazioni e su ogni classe di asset nei prossimi anni. 

All'iniziativa hanno partecipato in qualità di operatori di mercato la Banca Cassa Depositi e Prestiti Spa e Intesa Sanpaolo. Inoltre, la Banca Cassa Depositi e Prestiti Spa ha agito in qualità di operatore del mercato DLT. La banca CDP si qualifica anche come gestore del registro DLT a seguito del benestare della Consob, che ne ha concesso l'inserimento nell'attuale elenco dei gestori del registro per la circolazione digitale.