• I nuovi standard delle risorse crittografiche della BRI favoriscono le stablecoin autorizzate rispetto a quelle senza autorizzazione.

  • Caitlin Long critica la decisione della BRI, considerandola un’innovazione arretrata. 

  • Il quadro impone inoltre alle banche di fornire informazioni qualitative standardizzate sulle loro attività crittografiche.

La Banca dei regolamenti internazionali (BRI), attraverso il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria, ha annunciato modifiche mirate ai suoi standard sulle criptovalute. Questi emendamenti danno priorità alle stablecoin emesse su blockchain autorizzate rispetto a quelle su blockchain senza autorizzazione, un cambiamento normativo che entrerà in vigore il 1° gennaio 2026.

Il#BaselCommitteeha pubblicato emendamenti mirati al suo standard sulle criptovalute per rafforzare i criteri affinché alcune stablecoin ricevano un trattamento normativo preferenziale. Lo standard deve essere implementato entro il 1° gennaio 2026. Maggiori informazioni qui: https://t.co/EL2aad1YgP pic.twitter.com/0NQkmck8Fw

— Banca dei regolamenti internazionali (@BIS_org) 17 luglio 2024

Gli emendamenti mirano a chiarire il trattamento prudenziale delle stablecoin, concedendo lo status normativo preferenziale "Gruppo 1b" a quelle su blockchain autorizzate. Questa decisione potrebbe avere un impatto significativo sulle banche e sulle loro esposizioni alle criptovalute, poiché le stablecoin autorizzate riceveranno ora un trattamento più favorevole in base ai nuovi standard.

Gli osservatori del settore delle criptovalute hanno espresso preoccupazione per il fatto che la decisione della BRI di favorire le stablecoin autorizzate potrebbe ostacolare l’adozione di tecnologie blockchain più decentralizzate e senza autorizzazione.

Caitlin Long, fondatrice e CEO di Custodia Bank, ha espresso la sua apprensione in un recente post su X (ex Twitter). Ha criticato la BIS per aver escluso le stablecoin su blockchain permissionless dall'uso bancario e aver favorito quelle su blockchain permissioned.

Long vede l'approccio come un passo indietro rispetto all'approccio lungimirante iniziale della BIS all'adozione delle criptovalute. Inoltre, Long ha ipotizzato che gli Stati Uniti potrebbero non seguire l'esempio della BIS e potenzialmente continuare a supportare l'uso di stablecoin senza autorizzazione.

WELP, @BIS_org ha appena escluso le#stablecoinemesse su blockchain permissionless dall'uso da parte delle banche e ha dato un vantaggio normativo alle stablecoin permissioned. Gli USA quasi sicuramente ignoreranno questo. È un peccato però: la BIS era leader negli USA in materia di#cryptoma è semplicemente tornata indietro. https://t.co/x0j14dJ8y7

— Caitlin Long 🔑⚡️🟠 (@CaitlinLong_) 17 luglio 2024

Un altro membro della comunità ha spiegato che la decisione deriva dalla riluttanza delle banche a rinunciare al loro vantaggio, affermando che le blockchain autorizzate consentono loro di mantenere il potere. Hanno suggerito che banche e governi farebbero di tutto, potenzialmente anche implementando misure estreme, per mantenere il controllo.

Il quadro di informativa definitivo della BIS include ora tabelle e modelli standardizzati che descrivono in dettaglio le esposizioni delle banche alle criptovalute. Questi modelli impongono alle banche di fornire approfondimenti qualitativi sulle loro attività correlate alle criptovalute e dati quantitativi sui requisiti di capitale e liquidità associati alle loro esposizioni alle criptovalute.

L'articolo Il Comitato di Basilea inasprisce le regole sulle criptovalute, favorendo le stablecoin centralizzate è apparso per la prima volta su Coin Edition.