• Questo mese la Svizzera ha attirato 81,3 milioni di dollari in investimenti in criptovalute, classificandosi al terzo posto a livello globale.

  • PostFinance espande i servizi di crittografia, soddisfacendo la crescente domanda di 2,5 milioni di clienti.

  • La chiarezza normativa svizzera e i vantaggi fiscali attirano gli investitori in criptovalute, sfidando il dominio degli Stati Uniti.

La posizione normativa rilassata della Svizzera sulle risorse digitali sta posizionando la nazione come un fiorente hub crittografico, potenzialmente rivaleggiando con il tradizionale dominio degli Stati Uniti.

I dati rivelano un afflusso significativo di investimenti in prodotti di investimento crittografici con sede in Svizzera. La nazione ha registrato un robusto afflusso di 81,3 milioni di dollari da inizio mese (MTD), contribuendo a un totale da inizio anno (YTD) di 219 milioni di dollari. Questa impennata colloca la Svizzera come il terzo maggiore destinatario di afflussi di prodotti di investimento in criptovalute a livello globale, subito dopo Stati Uniti e Canada.

Fonte: CoinShares

L’ambiente cripto-friendly della Svizzera, caratterizzato da chiarezza normativa, banche accoglienti e una solida infrastruttura, ha attratto un numero crescente di aziende e investitori focalizzati sulle criptovalute. La storia di innovazione finanziaria della nazione consolida ulteriormente il suo fascino come ecosistema favorevole per l’industria delle criptovalute.

Un esempio potrebbe essere PostFinance, la banca svizzera di proprietà del governo, che ha recentemente ampliato i suoi servizi di criptovaluta per includere opzioni di trading e custodia per Ripple (XRP), Solana (SOL), Avalanche (AVAX), Cardano (ADA) e Polkadot (DOT). ). Questa integrazione non solo evidenzia l’impegno della banca nell’adottare risorse digitali, ma dimostra anche il suo approccio proattivo nel soddisfare la crescente domanda di opzioni diversificate di investimento in criptovalute tra i suoi 2,5 milioni di clienti.

Attualmente, la nazione non impone restrizioni legali o normative specifiche per le criptovalute o per l’estrazione di questi asset. Il mining di criptovalute è consentito e l'attività non è soggetta a leggi e regolamenti particolari. Lugano, una delle none città più grandi della Svizzera, è stata definita la "capitale europea delle criptovalute" grazie al lancio di numerose iniziative crittografiche.

In termini di protocolli e fondazioni blockchain più grandi del mondo, la Svizzera è in testa al gruppo, lasciando dietro di sé Singapore e gli Stati Uniti. È anche tra i dodici paesi con il maggior numero di esenzioni fiscali sulle criptovalute, offrendo notevoli vantaggi fiscali per gli investitori in criptovalute.

Mentre gli Stati Uniti rimangono un attore dominante nel panorama delle criptovalute, la rapida ascesa della Svizzera evidenzia l’evoluzione della geografia globale delle criptovalute. Poiché le normative in tutto il mondo continuano a plasmare il settore, l’approccio proattivo della Svizzera potrebbe potenzialmente posizionarla come uno dei principali hub crittografici negli anni a venire.

Solo il tempo dirà se la Svizzera riuscirà a mantenere il suo slancio e a superare gli Stati Uniti come principale centro crittografico mondiale. Tuttavia, le recenti prestazioni della nazione e la serie di iniziative a favore delle criptovalute sottolineano la sua crescente influenza e competitività nell’arena globale delle criptovalute.

Il post Il futuro della regolamentazione delle criptovalute: lezioni dall'approccio svizzero è apparso per la prima volta su Coin Edition.