Trump bitcoin news prezzo

Nel fine settimana una notizia apparentemente negativa riguardante Donald Trump ha avuto effetti positivi sul prezzo del Bitcoin. 

Analizzandola meglio, però, la notizia non sembra affatto negativa.

Le notizie riguardanti Donald Trump e l'impatto sul prezzo di Bitcoin

La notizia è ovviamente il tentato omicidio di Donald Trump. 

Sabato pomeriggio, infatti, lo sfidante di Joe Biden alle elezioni presidenziali di novembre è stato vittima di un attentato mentre teneva un comizio in Pennsylvania. 

L'aggressore, tale Thomas Matthew Crooks, gli ha sparato da un centinaio di metri di distanza, ferendolo. 

Trump è stato immediatamente protetto dalle guardie di sicurezza e alla fine ha riportato solo piccole ferite superficiali al viso e alle orecchie. 

Oggi è già atteso a Milwaukee, nel Wisconsin, per un altro comizio elettorale. 

Sebbene questa possa sembrare una notizia negativa per Donald Trump, in realtà ha avuto conseguenze positive anche per lui, dato che non è rimasto gravemente ferito. 

I sondaggi mostrano che sopravvivere a quell’attacco gli ha fatto guadagnare ulteriore sostegno, tanto che ora è considerato molto più favorito rispetto a Biden. 

In realtà era già in vantaggio prima dell'attentato, soprattutto dopo il dibattito televisivo tra i due in cui Biden è apparso intontito e frastornato, ma da ieri il divario sembra essersi ampliato, tanto che in questo momento Trump è considerato il grande favorito . 

.@Polymarket – Quote negli Stati Swing

PENNSYLVANIA
🟥 Trump: 67% (nuovo massimo)
🟦 Biden: 33%

WISCONSIN
🟥 Trump: 65% (nuovo massimo)
🟦 Biden: 35%

MICHIGAN
🟥 Trump: 61% (nuovo massimo)
🟦 Biden: 39%

ARIZONA
🟥 Trump: 78% (nuovo massimo)
🟦 Biden: 22%

NEVADA
🟥 Trump: 79%
🟦 Biden: 21%… pic.twitter.com/J4YZrKFyWZ

– InteractivePolls (@IAPolls2022) 14 luglio 2024

Le conseguenze sul prezzo di Bitcoin delle notizie su Trump

Prima dell’attacco, il prezzo del Bitcoin sabato era di circa 58.000 dollari.

Nel momento in cui la notizia ha cominciato a circolare è crollato a 57.000 dollari, ma con un ribasso per nulla deciso, seppur veloce. Infatti è semplicemente tornato ai valori di venerdì mattina. 

Tuttavia, quando ha iniziato a circolare la notizia che Trump era stato solo sfiorato, il prezzo di BTC è tornato a 58.000 dollari, annullando tutte le perdite. 

A quel punto però è successo qualcosa. 

Hanno iniziato a circolare alcune fotografie dell'attacco, soprattutto su X, che hanno attirato molto sostegno nei confronti di Donald Trump. 

Il più potente di questi è stato condiviso anche da Elon Musk, che ha espresso totale sostegno al candidato repubblicano. 

pic.twitter.com/6eOgN9UdOy

– Elon Musk (@elonmusk) 13 luglio 2024

Nel mondo della finanza, i termini “bull” e “bear” sono comunemente usati per descrivere le tendenze del mercato. Un mercato “bull” è caratterizzato da un aumento dei prezzi delle azioni, mentre un mercato “bear” è caratterizzato da una diminuzione dei prezzi delle azioni.

Questa dinamica ha fatto credere ai mercati finanziari che le probabilità della vittoria di Trump fossero diventate significative e, poiché Trump è un presidente pro-cripto, ciò ha avuto effetti positivi sui mercati delle criptovalute.

L’ascesa dei mercati delle criptovalute

A quel punto il prezzo del Bitcoin ha iniziato a salire, prima sopra i 60.000 dollari ieri, e poi oggi anche sopra i 62.000 dollari.

Sono valori che non si vedevano dal primo luglio, e che sono in linea con quelli di metà maggio e fine febbraio. 

Con il rialzo di ieri e di oggi, sembra che sia finita la correzione iniziata martedì scorso, che ha portato il prezzo di BTC a registrare nuovi minimi post halving. 

Ma non è solo Bitcoin a rialzarsi.

Ad esempio, Ethereum, per il quale è previsto a breve il lancio dei nuovi ETF spot ETH sulla borsa americana, è tornato sopra i 3.300 dollari, dopo essere stato sotto i 2.900 dollari la scorsa settimana. 

Prendendo come riferimento i prezzi di sette giorni fa, Bitcoin è al +12%, Ethereum al +14%, BNB al +10% e Solana al +15%. XRP è addirittura a +25%, ma in generale la criptovaluta di Ripple segue un andamento leggermente diverso dalle altre.

Sopra il +20% anche Cardano, mentre fa eccezione TON, che si ferma al +4%.

Da notare però che nel medio periodo, e in particolare da inizio anno, BTC ed ETH sono rispettivamente al +49% e +47%, mentre XRP è al -13% e ADA al -26%.

Quindi il rialzo c’è stato un po’ per tutti, nel breve termine, mentre nel medio termine permangono differenze significative.

Trump e le criptovalute

Nei 4 anni di governo democratico di Joe Biden, le autorità governative statunitensi si sono spesso scagliate contro il settore crypto, in primis la SEC. 

Inoltre, l'iter del disegno di legge elaborato dal Congresso per regolamentare il settore è stato interrotto. 

Il repubblicano Donald Trump, invece, è molto più favorevole alle criptovalute, sia perché lui stesso ne possiede in quantità, sia perché ha espresso pubblicamente il suo sostegno al settore. 

Infatti, proprio per questo motivo, ha ricevuto diverse attestazioni di supporto e sostegno da parte del mondo crypto, non ultimo da parte del fondatore di Tron Justin Sun. 

Alla luce di ciò, è facile comprendere perché l’aumento del divario nei sondaggi elettorali tra lo sfidante Trump e il presidente Biden abbia avuto un impatto positivo sui prezzi delle criptovalute. 

Inoltre, dopo una settimana difficile – l’ultima – già venerdì era chiaro che la correzione in corso era terminata. A quel punto era assolutamente lecito aspettarsi un rimbalzo, e la notizia di cui sopra non ha fatto altro che innescare un rimbalzo che probabilmente era già pronto per realizzarsi. 

L'attesa dell'autunno

Tuttavia, non si dovrebbe festeggiare la vittoria troppo presto. 

Innanzitutto non è detto che il trend di medio/lungo periodo si sia invertito. 

È infatti ancora viva la lateralizzazione del prezzo del Bitcoin iniziata a fine febbraio, che lo fa oscillare sempre all’interno di un range compreso tra 57.000 e 72.000 dollari con rare eccezioni sopra e sotto. 

A marzo è rimasto sopra i 72.000 dollari per circa tre giorni, mentre una decina di giorni fa è sceso sotto i 57.000 dollari per due giorni, per poi ritornarvi nuovamente l’8 luglio. 

Queste piccole e brevi escursioni al di sopra e al di sotto della fascia di prezzo che si mantiene da fine febbraio hanno in realtà ben poca rilevanza nel medio/lungo periodo, a meno che non siano frequenti e, soprattutto, durano più a lungo. 

Pertanto, da un lato, nonostante il breve calo sotto i 57.000 dollari della scorsa settimana, persiste il periodo di lateralizzazione, dall'altro non ci sono segnali chiari di un possibile superamento del muro dei 72.000 dollari a breve termine. 

Tutto potrebbe essere rimandato all’autunno, visto che novembre potrebbe essere un mese particolarmente caldo per Bitcoin, anche se spesso i mercati cercano di anticipare gli eventi. In tal caso, se il breakout rialzista è previsto per l'autunno, è possibile che i mercati inizino a scontarlo già dalla fine di agosto.