I dati CPI statunitensi di giugno sono stati inaspettatamente deboli e le aspettative del mercato per un taglio dei tassi di interesse sono diventate più forti, aumentando le scommesse che la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse a settembre.

I dati mostrano che la crescita dell’IPC core è scesa al 3,3% su base annua a giugno, il tasso di crescita più basso in più di tre anni. La costante tendenza al ribasso dell’inflazione significa che i tagli dei tassi di interesse devono essere messi all’ordine del giorno il prima possibile .

Infatti, prima del 18 settembre, anche la Federal Reserve ha tenuto una riunione sui tassi di interesse il 31 luglio. Secondo Fedwatch, il mercato scommette che la Fed taglierà i tassi di interesse a luglio solo al 6,7%.

Se le ragioni per un taglio dei tassi sono così valide, perché aspettare fino a settembre?

Alcuni credono che la decisione della Fed di aspettare fino a settembre per tagliare i tassi di interesse sia procedurale piuttosto che economica.

Mancano ormai meno di tre settimane alla riunione di fine luglio, il che significa che la Fed ha poco tempo per prepararsi metodicamente a un taglio dei tassi. Ma se la Fed aspetta fino a settembre per tagliare i tassi di interesse, l’economia americana potrebbe trovarsi ad affrontare maggiori rischi al ribasso.

Alcuni analisti di mercato temono che se la Federal Reserve ritardasse troppo a lungo il taglio dei tassi di interesse, l’economia americana potrebbe affrontare il rischio di recessione. La scarsa reazione del mercato azionario statunitense ai dati CPI da un giorno all’altro ne è un esempio.

Anche il presidente della Federal Reserve Powell, durante un'audizione al Congresso questa settimana, ha affermato che il mercato del lavoro si sta raffreddando, il che da un lato indebolisce lo slancio al rialzo dell'inflazione e dall'altro crea incertezza per le prospettive economiche.

Vi sono inoltre segnali che il contesto di tassi d’interesse elevati continua a sopprimere il ruolo trainante dei consumi nell’economia.

Secondo rapporti precedenti, le società di consumo statunitensi lanciano costantemente avvertimenti sul fatto che il potere d’acquisto dei consumatori statunitensi si sta avvicinando al limite. Il colosso dei consumi PepsiCo ha addirittura attribuito la debolezza delle vendite all’accumulo di inflazione a lungo termine e agli elevati costi di finanziamento.

Pertanto, alcuni ipotizzano che da qui a settembre la Federal Reserve potrebbe spesso "liberare colombe", il che è positivo per il mercato obbligazionario. #美国6月CPI大幅降温 >#TON