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Giovedì il dollaro statunitense perde terreno nelle prime fasi degli scambi europei, in vista della pubblicazione del rapporto chiave sull'inflazione nel corso della giornata, mentre i dati sulla forte crescita hanno sostenuto la sterlina.

Alle 10:00 ET (10:00 ET), l'indice del dollaro, che traccia la performance del dollaro rispetto a un paniere di altre sei principali valute, era in ribasso dello 0,2% a 104,552, il livello più basso da metà giugno.

Il dollaro cade in attesa dei dati CPI

Il dollaro si ritira questo giovedì, estendendo le perdite registrate durante la notte, dopo che il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha ribadito le sue prospettive che l'economia statunitense ottenga un atterraggio morbido.

Powell ha anche affermato, durante il secondo giorno della sua apparizione semestrale davanti al Congresso mercoledì, che la Fed non ha bisogno che l’inflazione scenda al di sotto del suo obiettivo del 2% per iniziare a tagliare i tassi, ma solo che la banca ha bisogno di sufficiente fiducia quando l’inflazione si sta allentando.

Pertanto, l’imminente rapporto sull’indice dei prezzi al consumo di giugno è al centro dell’attenzione e qualsiasi segnale di allentamento dell’inflazione potrebbe alimentare le scommesse su un taglio dei tassi.

Lo strumento CME Fedwatch ha dimostrato che i trader mantengono una probabilità del 72,5% che la Fed taglierà i tassi di 25 punti base a settembre.

Gli analisti di ING (AS:INGA) notano in una nota che "oggi abbiamo una leggera propensione a favore di un dollaro più debole, dato il recente trend ribassista del mercato, anche se non ci sono ancora prove conclusive di un taglio a settembre".

"Sospettiamo che tale pregiudizio sia in parte una conseguenza del provvisorio allontanamento cauto del presidente della Fed Jerome Powell dalle ultime proiezioni del dot plot del FOMC, che includono solo un taglio nel 2024."