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Parigi, 11 luglio (.).- L'aumento della domanda di petrolio ha continuato la sua tendenza al rallentamento nel secondo trimestre di quest'anno con un aumento di 710.000 barili al giorno (b/g), il più basso dal secondo trimestre del 2022 The International Energy L'Agenzia (IEA) lo ha detto giovedì.

Nel suo rapporto mensile sul mercato globale del petrolio, l’IEA attribuisce questo minor rialzo alla contrazione dei consumi di aprile e maggio in Cina – dove la ripresa dopo la pandemia sembra aver perso vigore –, alla moderata crescita economica globale, alla le misure di elettrificazione ed efficienza energetica.

L’AIE mantiene le previsioni di crescita della domanda globale a 970.000 barili al giorno per quest’anno (fino a 103 milioni di barili al giorno), con un ulteriore aumento di 980.000 nel 2025 (105 milioni di barili al giorno).

D'altro canto, l'offerta continua ad aumentare ad un livello superiore alla domanda, con un aumento di 910,00 barili al giorno nel secondo trimestre, dovuto principalmente alla spinta dell'estrazione negli Stati Uniti.

L’AIE prevede un altro aumento dell’offerta di 770.000 barili al giorno durante il terzo trimestre, con l’aumento maggiore (600.000 barili al giorno) proveniente da paesi al di fuori dell’OPEC e dai suoi alleati (OPEC+).

Le scorte di greggio e derivati ​​sono aumentate di 23,9 milioni di barili a maggio, il quarto mese consecutivo di aumenti, raggiungendo il livello più alto da agosto 2021.

Per quanto riguarda i prezzi, a giugno hanno registrato "una solida ripresa", con il Brent che è salito di 7 dollari al barile, a 87 dollari, dopo aver iniziato il mese al livello più basso dell'ultimo semestre (75,61 dollari al barile).

L'incremento è dovuto, in primo luogo, all'intensificarsi dei rischi geopolitici dovuti all'intensificarsi delle ostilità tra Israele e le milizie sciite libanesi di Hezbollah; così come la continuazione degli attacchi Houthi contro le navi mercantili nel Mar Rosso, costringendo molte petroliere a circondare il continente africano.