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Sebbene i prezzi dell'ETH siano scesi del 18% tra l'1 e l'8 luglio, gli indicatori on-chain e dei derivati ​​mostrano che la fiducia dei trader sta tornando. Anche se il lancio dell’Exchange Traded Fund (ETF) statunitense dell’Ethereum sta richiedendo più tempo del previsto, i fondamentali solidi indicano che il prezzo potrebbe riprendersi rapidamente. Si prevede che la richiesta S-1 venga approvata entro la fine di settembre e, sebbene la tempistica sia incerta, gli operatori rimangono cautamente ottimisti.

L'offerta di Ethereum sugli scambi continua a diminuire, con i dati Glassnode che mostrano che i depositi sugli scambi sono scesi a 12,21 milioni di ETH dai 13,34 milioni di ETH di due mesi fa, indicando che gli investitori hanno meno probabilità di svendere a breve termine.

Il valore totale bloccato (TVL) della rete Ethereum si è stabilizzato a 17,7 milioni di ETH, lo stesso di un mese fa. Sebbene le commissioni di transazione medie di Ethereum siano più elevate rispetto a quelle di molti dei suoi concorrenti, i dati supportano l’idea di una liquidità ridotta sugli scambi fiat e mostrano resilienza.

Anche la crescita dell’attività Ethereum Layer 2 e la resilienza del mercato dei derivati ​​ETH mostrano segnali di ottimismo. Negli ultimi 30 giorni, il volume delle transazioni delle DApp Ethereum ha raggiunto i 200,9 miliardi di dollari e il suo ecosistema Layer 2 si è espanso in modo significativo. Nel frattempo, la domanda call per le opzioni ETH è doppia rispetto alla domanda put, indicando che non vi è alcun aumento del volume degli scambi per le strategie da neutre a ribassiste.

Nel complesso, sia i derivati ​​che gli indicatori on-chain supportano lo slancio rialzista, mentre la ridotta quantità di ETH disponibile per la negoziazione sugli scambi fiat supporta anche un movimento sopra la resistenza di 3.400 dollari nel breve termine.