La Malesia distrugge l'estrazione illegale di criptovalute e sequestra milioni di elettricità rubata

La Malesia sta reprimendo le operazioni illegali di mining di criptovalute che rubano elettricità, una pratica che costerà al paese circa 723 milioni di dollari tra il 2018 e il 2023. Questa cifra è stata rivelata dal vice ministro malese per la transizione energetica e la trasformazione dell'acqua, Akmal Nasrullah Mohd Nasir.

I commenti di Nasir sono arrivati ​​durante un evento pubblico che ha supervisionato lo smaltimento di 2.022 oggetti confiscati per un valore di circa 467.000 dollari. Secondo un rapporto di Malay Mail, queste apparecchiature sequestrate includevano piattaforme minerarie Bitcoin e varie apparecchiature elettriche utilizzate in attività minerarie illegali.

Nasir ha sottolineato gli effetti dannosi di queste operazioni minerarie illegali. Ha sottolineato il danno causato non solo alla Tenaga Nasional Berhad, la compagnia elettrica statale della Malesia, ma anche ai residenti locali nelle aree colpite da questi furti di elettricità.

Il furto di elettricità è spesso facilitato evitando la registrazione presso le autorità competenti. Gli autori del reato ricorrono quindi all’aggiramento dei contatori elettrici o alla deviazione della corrente direttamente dalle linee elettriche.

"Il furto di elettricità da parte dei minatori di criptovalute è spesso alimentato dall'idea sbagliata che l'assenza di contatori nei loro locali renda impossibile il rilevamento", ha spiegato Nasir. Tuttavia, ha aggiunto, “i fornitori di energia hanno vari metodi per identificare consumi energetici insoliti all’interno di aree specifiche”. Ciò spiega il successo delle autorità malesi nel sequestro di oltre 2.000 oggetti durante un’operazione condotta nell’ottobre 2022.

È importante chiarire che il mining di criptovalute in sé non è illegale in Malesia. Tuttavia, l’atto di rubare elettricità per alimentare queste operazioni minerarie è un reato, come confermato dall’Universiti Teknologi MARA della Malesia nel dicembre 2022.

Repressione delle operazioni minerarie illegali

I funzionari malesi hanno sequestrato attivamente attrezzature illegali per il mining di criptovalute almeno dall'agosto 2019. Nasir ha confermato che queste operazioni sono condotte in conformità con le leggi di procedura penale stabilite nel paese. Le attrezzature smaltite hanno avuto una fine piuttosto drammatica: alcune macchine sono state schiacciate da un rullo compressore.

Nasir ha sottolineato che il suo ministero dà priorità non solo al contenimento delle attività minerarie illegali, ma anche agli investimenti nello sviluppo di fonti energetiche rinnovabili per la Malesia.

Con una mossa separata ma correlata, nel maggio 2023 la Securities Commission della Malesia è intervenuta contro gli exchange di criptovalute non registrati. L'organismo di regolamentazione ha ordinato a Huobi Global, un importante exchange di criptovalute, di cessare le operazioni a causa della mancata registrazione dei propri servizi di trading all'interno del paese.

Attualmente, HATA Digital, Luno, SINEGY, MX Global, Tokenize Technology e Torum International sono le uniche piattaforme di trading di criptovaluta che hanno una registrazione protetta e operano legalmente in Malesia.