I minatori di Bitcoin stanno attraversando una fase critica di capitolazione, in cui la loro redditività sta diminuendo in modo significativo a causa di una diffusa svendita di Bitcoin (BTC). Secondo una recente analisi su X, CryptoQuant ha evidenziato che gli attuali parametri che misurano la capitolazione dei minatori si stanno avvicinando a livelli simili a quelli osservati durante il minimo del mercato in seguito al crollo di FTX alla fine del 2022. 

La capitolazione dei minatori avviene quando le operazioni minerarie diventano non redditizie, costringendo i minatori a vendere le proprie partecipazioni per coprire i costi operativi. Ciò può creare un’ulteriore pressione al ribasso sul prezzo del Bitcoin, esacerbando la svendita. 

Allo stesso modo, la situazione indica che Bitcoin si sta avvicinando al fondo, simile allo scenario di crollo post-FTX. Ciò potrebbe segnalare un’opportunità di acquisto per gli investitori, poiché i modelli storici suggeriscono un possibile rimbalzo dei prezzi a seguito della capitolazione dei minatori. Tuttavia, il mercato delle criptovalute rimane altamente volatile e tali previsioni comportano rischi intrinseci.

Bitcoin registra il calo maggiore nella difficoltà di mining

Come riportato a maggio, la difficoltà di mining di Bitcoin è diminuita del 5,7%, segnando il più alto aggiustamento negativo da dicembre 2022, quando la difficoltà era scesa del 7%. In particolare, questo recente aggiustamento negativo della difficoltà è correlato a un calo del 10% dell'hash rate di Bitcoin rispetto al precedente aggiustamento della difficoltà del 24 aprile. Ciò è evidenziato da un calo da una media mobile di sette giorni di 639,58 EH/s a 578,74 EH/s. .  

Nel frattempo, i tempi medi di blocco sono aumentati a 10 minuti e 36 secondi prima della modifica. Il calo dell'hash rate ha portato il prezzo dell'hash di Bitcoin al minimo storico di 50 dollari per PH/s al giorno (0,05 dollari per TH/s al giorno) il 29 aprile, contemporaneamente al ritracciamento del prezzo di BTC al di sotto del livello di 63.000 dollari.

La rete globale Bitcoin vede un declino

La rete globale di Bitcoin ha subito recentemente un calo, con 443 bancomat attivi spenti negli ultimi 40 giorni. Secondo i dati di Coin ATM Radar, negli ultimi cinque giorni sono stati rimossi dalla rete globale 227 bancomat crittografici. Ciò avviene dopo che 107 bancomat Bitcoin sono stati rimossi dalle operazioni a giugno, ponendo fine alla traiettoria di 10 mesi di aumenti mensili dell'installazione netta.

In particolare, l’Europa e gli Stati Uniti hanno svolto un ruolo importante nel declino globale degli sportelli bancomat Bitcoin. Gli Stati Uniti hanno perso 182 bancomat nel mese di giugno e 239 bancomat solo nella prima settimana di luglio. Allo stesso modo, l’Europa segue indietro con 29 sportelli bancomat chiusi nella prima settimana di luglio.

Un altro fattore potrebbe anche essere il recente calo osservato nel prezzo di BTC. Secondo i dati di CoinMarketCap, nell'ultima settimana, BTC è diminuito del 4,84%, attestandosi a 57.934,64 dollari per moneta.

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