KuCoin addebiterà l'IVA al 7,5% sulle commissioni di transazione per gli utenti nigeriani dall'8 luglio.
La comunità cripto nigeriana è preoccupata per la poca chiarezza dell'autorità di regolamentazione dell'IVA.
KuCoin mira a rispettare la legge sull'IVA della Nigeria nonostante le sfide legate alla conversione da criptovaluta a fiat.
KuCoin, un importante exchange di criptovalute globale, ha dichiarato una nuova politica che imporrà un'imposta sul valore aggiunto (IVA) del 7,5% sulle commissioni di transazione per i suoi utenti nigeriani a partire dall'8 luglio. Questo aggiustamento della politica, annunciato attraverso il canale ufficiale di KuCoin su X, in particolare mira alle commissioni di transazione anziché all'intero importo della transazione e influenzerà tutti i tipi di transazioni sulla piattaforma.
KuCoin introduce l'IVA al 7,5% sulle commissioni di negoziazione per gli utenti nigeriani. Ti scriviamo per informarti di un importante aggiornamento normativo che riguarda i nostri utenti nigeriani. A partire dall'8 luglio 2024, inizieremo a riscuotere un'imposta sul valore aggiunto ("IVA") con un'aliquota del 7,5% su... pic.twitter.com/Y6elL3RjFi
— KuCoin Africa (@KuCoinAfrica) 3 luglio 2024
Incertezza normativa
L'annuncio ha suscitato confusione e preoccupazione nella comunità cripto nigeriana. La piattaforma è attualmente tra quelle vietate dal governo nigeriano e l’organismo di regolamentazione responsabile di questa nuova imposizione dell’IVA rimane non identificato. Questa mancanza di chiarezza solleva interrogativi sull’applicazione e sulla trasparenza del processo di riscossione delle imposte.
Lucky Uwakwe, presidente del Blockchain Industry Coordinating Committee of Nigeria (BICCoN), ha espresso preoccupazione riguardo al meccanismo attraverso il quale il governo monitorerà l'attività degli utenti, verificherà i rapporti commerciali e garantirà che le entrate IVA siano adeguatamente rimesse. Queste preoccupazioni sottolineano le questioni più ampie di chiarezza normativa e di integrazione delle operazioni di criptovaluta all’interno dei quadri giuridici.
Sfide e sforzi di conformità
In aggiunta alla complessità, le restrizioni esistenti della Banca Centrale della Nigeria sulla conversione delle criptovalute in fiat rappresentano una sfida significativa per la rimessa dell’IVA riscossa. KuCoin, tuttavia, ha dichiarato il proprio impegno ad aderire alla nuova legge sull'IVA della Nigeria, che impone l'IVA su tutti i beni e servizi forniti all'interno del paese, con esenzioni specifiche elencate nel Primo Programma.
Un portavoce di KuCoin ha sottolineato che l'iniziativa fa parte degli sforzi dell'exchange per rispettare pienamente gli obblighi fiscali locali come previsto dalla legge finanziaria 2021. Secondo la legge, l’IVA è applicabile se il titolare effettivo dei beni o dei diritti è un soggetto passivo residente in Nigeria.
Adattamenti del mercato
In contrasto con le preoccupazioni, alcuni analisti locali vedono l’imposizione dell’IVA sulle transazioni crittografiche come un segnale positivo del riconoscimento degli asset digitali da parte del governo. Rume Ophi, un analista crittografico locale, ha osservato che ciò potrebbe aprire la strada a regolamentazioni formali sulle criptovalute e potenzialmente alla concessione di licenze all'interno del settore.
Gli sviluppi in corso richiedono un approccio equilibrato che sostenga l’innovazione garantendo nel contempo la conformità normativa e la stabilità del mercato.
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Il post KuCoin fissa l'IVA al 7,5% sulle transazioni crittografiche nigeriane a partire dall'8 luglio è apparso per la prima volta su Crypto News Land.