Binance exec trial will resume July 5 as family reports health problems

Cointelegraph · 2024-07-03T19:28:03.000Z

Prosecutors in Nigeria will move forward with a case brought by the country’s Economic and Financial Crimes Commission (EFCC) against Tigran Gambaryan, a Binance executive detained since February. A spokesperson for the family told Cointelegraph that Gambaryan’s legal team began and ended its cross-examination of an EFCC witness on July 2. The government agency has filed money laundering charges against Gambaryan and Binance executive Nadeem Anjarwalla, who escaped custody in March and reportedly fled to Kenya. Nigeria officials plan to resume Gambaryan’s trial on July 5. However, his family is reporting that his health has been deteriorating in the roughly 128 days since authorities detained him and Anjarwalla. According to the spokesperson, Gambaryan has had double pneumonia and malaria and reported aches and pains in his foot and back. US government response? In a statement to Cointelegraph, Gambaryan’s wife, Yuki, said she was not in contact with anyone from the Nigerian government but had been speaking with officials in the U.S. State Department and U.S. Embassy in Abuja. She reported regular calls with Binance staff and the lawyers representing her husband in the EFCC case. “I thought the U.S. Government response was quite slow at first, especially considering that Tigran used to work for the U.S. Government,” said Yuki. “However, I believe they have noticeably increased their efforts and engagement recently [...] In my eyes, it is evident any issues between Binance and the Nigerian authorities can and should be resolved without Tigran being caught in the middle.” Nigeria authorities initially charged Gambaryan and Anjarwalla with tax evasion and money laundering charges in February after the pair traveled to the country as representatives of Binance. Anjarwalla escaped to Kenya in March and reportedly faces extradition back to Nigeria. In June, Nigeria’s Federal Inland Revenue Service dropped the tax evasion charges, but the money laundering case was ongoing at the time of publication. Related: 108 ex-prosecutors, feds echo calls to rescue Binance exec in Nigeria Many U.S. officials and people interested in the case have criticized Nigerian authorities for holding two executives who willingly traveled to the country accountable for the company’s alleged actions. On June 20, U.S. Representatives French Hill and Chrissy Houlahan met Gambaryan in Kuje Prison in Nigeria, calling for authorities to drop the charges and release him immediately on humanitarian grounds. Yuki Gambaryan launched a petition to bring her husband back to the U.S., which had 4,879 signatures at the time of publication — roughly one hundred shy of its goal of 5,000. The results of the petition will presumably be forwarded to the U.S. State Department, President Joe Biden, the EFFCC, and the Nigerian government. Magazine: Crypto-Sec: Phishing scammer goes after Hedera users, address poisoner gets $70K

I procuratori della Nigeria porteranno avanti il ​​caso avviato dalla Commissione per i Crimini Economici e Finanziari (EFCC) del paese contro Tigran Gambaryan, un dirigente di Binance detenuto da febbraio.
Un portavoce della famiglia ha detto a Cointelegraph che il team legale di Gambaryan ha iniziato e terminato il controinterrogatorio di un testimone dell'EFCC il 2 luglio. L'agenzia governativa ha presentato accuse di riciclaggio di denaro contro Gambaryan e il dirigente di Binance Nadeem Anjarwalla, che sono sfuggiti alla custodia a marzo e, secondo quanto riferito, sono fuggiti. al Kenia.
Le autorità nigeriane intendono riprendere il processo a Gambaryan il 5 luglio. Tuttavia, la sua famiglia riferisce che la sua salute è andata peggiorando nei circa 128 giorni da quando le autorità hanno arrestato lui e Anjarwalla. Secondo il portavoce, Gambaryan ha avuto doppia polmonite e malaria e ha riportato dolori al piede e alla schiena.
La risposta del governo americano?
In una dichiarazione rilasciata a Cointelegraph, la moglie di Gambaryan, Yuki, ha affermato di non essere in contatto con nessuno del governo nigeriano, ma di aver parlato con funzionari del Dipartimento di Stato americano e dell'ambasciata americana ad Abuja. Ha riferito di aver telefonato regolarmente allo staff di Binance e agli avvocati che rappresentano suo marito nel caso EFCC.
"All'inizio pensavo che la risposta del governo degli Stati Uniti fosse piuttosto lenta, soprattutto considerando che Tigran lavorava per il governo degli Stati Uniti", ha detto Yuki. "Tuttavia, credo che recentemente abbiano notevolmente aumentato i loro sforzi e il loro impegno [...] Ai miei occhi, è evidente che qualsiasi problema tra Binance e le autorità nigeriane può e deve essere risolto senza che Tigran venga intrappolata nel mezzo."
Le autorità nigeriane hanno inizialmente accusato Gambaryan e Anjarwalla di evasione fiscale e riciclaggio di denaro a febbraio, dopo che la coppia si era recata nel paese come rappresentanti di Binance. Anjarwalla è fuggito in Kenya a marzo e, secondo quanto riferito, rischia l’estradizione in Nigeria. A giugno, il servizio federale delle entrate nazionali della Nigeria ha ritirato le accuse di evasione fiscale, ma al momento della pubblicazione il caso di riciclaggio di denaro era ancora in corso.
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Molti funzionari statunitensi e persone interessate al caso hanno criticato le autorità nigeriane per aver ritenuto responsabili delle presunte azioni della società due dirigenti che si erano recati volontariamente nel paese. Il 20 giugno, i rappresentanti degli Stati Uniti French Hill e Chrissy Houlahan hanno incontrato Gambaryan nella prigione di Kuje in Nigeria, chiedendo alle autorità di ritirare le accuse e di rilasciarlo immediatamente per motivi umanitari.
Yuki Gambaryan ha lanciato una petizione per riportare suo marito negli Stati Uniti, che al momento della pubblicazione aveva 4.879 firme, circa un centinaio in meno rispetto all'obiettivo di 5.000. I risultati della petizione saranno presumibilmente inoltrati al Dipartimento di Stato americano, al presidente Joe Biden, all’EFFCC e al governo nigeriano.
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