#Write2earn

Il settore Web3 vince la sentenza della Corte contro la SEC

#Binance #RIpple #SEC $BNB $XRP

La comunità Web3 sta celebrando un'importante vittoria in tribunale contro la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti. Questa sentenza influisce sugli sforzi della SEC di classificare le criptovalute come titoli.

Sentenza chiave del tribunale

Il 28 giugno, il giudice Amy Berman Jackson del tribunale distrettuale del Distretto di Columbia ha respinto le accuse della SEC contro Binance. La SEC aveva affermato che le vendite secondarie del token BNB e della stablecoin BUSD di Binance erano titoli di asset digitali non registrati. Anche le accuse relative al prodotto Simple Earn di Binance sono state respinte.

Il punto di vista del giudice

Il giudice Jackson ha chiarito che l'opinione della SEC secondo cui il token stesso è un contratto di investimento ha confuso la questione. Ha sottolineato che questo caso non determina se le criptovalute siano titoli.

Riferimento al caso XRP di Ripple

Il giudice ha citato una sentenza dell’ottobre 2023 sull’XRP di Ripple. Tale sentenza ha affermato che i token digitali da soli non costituiscono contratti di investimento in titoli, anche se distribuiti tramite tali contratti. Jackson ha osservato che la posizione della SEC non era coerente con le regole della Corte Suprema.

Spese correnti contro Binance

Nonostante questa vittoria, la corte ha accolto molte delle accuse mosse dalla SEC contro Binance. Queste includono accuse secondo cui l'offerta iniziale di monete di Binance per Binance Coin (BNB), le vendite di BNB in ​​corso, i servizi di staking e i prodotti BNB Vault erano offerte di titoli senza licenza.

Binance è inoltre accusato di non aver limitato gli investitori statunitensi, di non essersi registrato come borsa, broker o agenzia di compensazione e di aver ingannato i clienti sui controlli di sorveglianza del mercato.

Reazione del mercato

Il prezzo di BNB è aumentato dell'1% nelle ultime 24 ore, riflettendo il sentimento positivo del mercato dopo la sentenza.