Il caso è uno dei tanti sul registro in cui la corte a maggioranza conservatrice sta valutando gli sforzi sostenuti dalle imprese per frenare il potere delle agenzie federali.

WASHINGTON - Giovedì la Corte Suprema ha posto nuovi limiti al potere della Securities and Exchange Commission di far rispettare le leggi sui titoli - l'ultima sentenza di una serie di casi che prendono di mira le agenzie federali#.

La corte ha stabilito 6-3 che l'aggiudicazione dei casi da parte dei giudici interni viola il diritto al processo con giuria.

Il caso è uno dei tanti sul registro che coinvolgono attacchi conservatori e guidati dalle imprese al potere delle agenzie federali. La maggioranza conservatrice della Corte, composta da 6 voti a favore e 3 contrari, è spesso solidale con tali argomentazioni.

La sfida si concentrava sul modo in cui la SEC applica le leggi sui titoli, comprese quelle che vietano l’insider trading. La SEC utilizza da tempo procedimenti interni presieduti da giudici di diritto amministrativo. L'agenzia può anche citare in giudizio presso un tribunale federale. In entrambi i gradi di procedimento può essere richiesta una sanzione pecuniaria.

Coloro che sono soggetti al giudizio interno si sono lamentati, affermando che il processo viola i loro diritti e dà alla SEC troppo potere creando essenzialmente un vantaggio per il tribunale interno.

Il manager degli hedge fund George Jarkesy ha intentato una causa legale dopo aver affrontato le accuse della SEC secondo cui avrebbe violato le leggi sui titoli facendo dichiarazioni errate e omettendo informazioni rilevanti nelle comunicazioni con gli investitori mentre supervisionava due hedge fund.

Jarkesy e la sua azienda sono stati condannati a pagare una sanzione di 300.000 dollari, e gli è stato vietato di ricoprire alcuni ruoli nel settore dei titoli dopo essere stato sottoposto a un procedimento interno nel 2014. All'azienda è stato inoltre ordinato di restituire quasi 685.000 dollari in quello che la SEC ha considerato " guadagni illeciti”.

La crociata legale di Jarkesy ha avuto il sostegno dei miliardari Elon Musk e Mark Cuban.

Un collegio di tre giudici della Corte d'Appello del 5° Circuito degli Stati Uniti con sede a New Orleans si è pronunciato contro l'agenzia, spingendo la SEC a chiedere alla Corte Suprema di intervenire.

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