Secondo Foresight News, gli analisti hanno sottolineato che in futuro il numero di agenti IA nelle reti blockchain potrebbe superare quello degli utenti umani. Evan, responsabile dell’ecologia della Monad, ha affermato che nella catena potrebbero esserci 1 miliardo di agenti IA invece di 1 miliardo di utenti umani.
Haseeb Qureshi, socio amministratore di Dragonfly Capital, ha sottolineato che la popolarità del cloud computing basato sull'intelligenza artificiale ha abbassato la soglia di sviluppo e gli sviluppatori possono avviare applicazioni on-chain con soli 10.000 dollari, il che potrebbe innescare un "rinascimento on-chain". Tuttavia, questa tendenza solleva questioni etiche sull’autenticazione dell’identità e sulla fiducia digitale. Qureshi ha affermato che molti “agenti IA” sono più simili a chatbot con token allegati, piuttosto che agenti veramente autonomi.
La ricerca di Delphi Labs dello scorso anno ha affermato che la combinazione di intelligenza artificiale e criptovaluta può fornire a sviluppatori e utenti soluzioni migliori ed evitare il monopolio dell’intelligenza artificiale da parte di grandi aziende e paesi tecnologici. Progetti come Wayfinder hanno sviluppato funzionalità per consentire agli agenti AI di interagire autonomamente con la blockchain.
Il filosofo e ingegnere informatico Yuk Hui ritiene che gli agenti di intelligenza artificiale non sostituiranno completamente gli esseri umani, ma piuttosto spingeranno gli umani oltre i confini dell’autoconsapevolezza coesistendo con gli umani.