TCP-MARKET: la tassazione delle criptovalute richiede riforme
Gli stati continuano a imporre un quadro fiat alle criptovalute, ignorandone la natura e le caratteristiche del mercato. TCP-MARKET ritiene che questo approccio sia obsoleto e richieda una revisione.
Problema principale
Legare il valore della criptovaluta alla valuta fiat a fini fiscali crea una responsabilità artificiale. Il prezzo del bene è fisso al momento della transazione, ma può variare in modo significativo al lordo delle imposte. L’investitore di fatto paga le tasse sui profitti “cartacei” che non esistono più.
Inoltre, le perdite vengono ignorate: l’imposta viene applicata sui profitti, ma non tiene conto delle perdite, il che mette gli investitori in netto svantaggio.
Doppia imposizione
Pagare beni o servizi con la criptovaluta è spesso considerato un baratto. Ciò si traduce in una doppia imposizione: imposta sulla conversione del bene e imposta sul reddito del venditore. Questo approccio ostacola l’adozione di massa delle criptovalute come mezzo di pagamento.
Posizione del MERCATO TCP
Sosteniamo la riforma degli approcci fiscali:
Tenere conto della volatilità nel calcolo delle tasse.
Possibilità di ridurre la base imponibile per le perdite.
Eliminazione della doppia imposizione.
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