Chi controlla Bitcoin?
$BTC Spoiler: nessuno.
Una delle domande più comuni (e segno di una scarsa comprensione di Bitcoin) è: "Ma chi lo controlla? Se torna Satoshi, può cambiare le regole?". La risposta è semplice: Bitcoin non può essere controllato da nessuno, neanche dal suo creatore.
Nel precedente
articolo, ho cercato d spiegare in parole semplici, come nessuna entità possa esercitare controllo su Bitcoin. Ora vorrei approfondire il motivo per cui i fondamentali di
$BTC sono immutabili, anche di fronte a un ipotetico ritorno di Satoshi Nakamoto.
Il codice di Bitcoin è immutabile per design
Bitcoin funziona su un protocollo open-source e decentralizzato, dove le regole fondamentali – come la supply massima di 21 milioni di BTC – sono codificate nella rete stessa. Questo significa che:
Nessuno può modificare la supply o il protocollo senza il consenso dell’intera rete.
I nodi validano ogni transazione e rifiuterebbero automaticamente qualsiasi tentativo di modifica illegittima.
Anche se un’entità potente (Satoshi, un governo, una banca) volesse cambiare Bitcoin, dovrebbe convincere la stragrande maggioranza della rete ad accettarlo.
Perché neanche Satoshi potrebbe cambiare Bitcoin?
Satoshi Nakamoto, se mai tornasse, sarebbe solo un utente in più della rete. Anche se avesse ancora accesso ai suoi milioni di BTC, non avrebbe alcun potere decisionale sul protocollo. Per cambiare qualcosa dovrebbe:
Proporre un aggiornamento del codice – Ma chi possiede e gestisce un nodo potrebbe semplicemente rifiutarsi di adottarlo.
Convincere i miner – Anche se i miner seguissero la sua modifica, se i nodi non la accettano, è inutile.
Tentare un hard fork – Ma in quel caso si creerebbe solo una nuova blockchain separata, come successo con Bitcoin Cash. Il vero Bitcoin resterebbe invariato.
Bitcoin appartiene solo alla rete
A differenza delle valute fiat (controllate dalle banche centrali) e di molte criptovalute centralizzate, Bitcoin non può essere manipolato, censurato o inflazionato. Il suo valore sta proprio in questo: è immutabile, resistente alla censura e decentralizzato.
La sicurezza e l'immutabilità di Bitcoin derivano dalla sua rete distribuita di nodi. Questi nodi sono computer che eseguono il software Bitcoin, mantenendo una copia completa della blockchain e validando ogni transazione secondo le regole del protocollo. Questa struttura garantisce che nessuna singola entità possa alterare le regole o manipolare la rete.
Bitcoin è progettato per essere completamente decentralizzato, il che significa che:
Nessun governo, banca o individuo può modificarne le regole senza consenso.
Le transazioni sono validate da una rete globale di nodi, non da un’autorità centrale.
Il codice è pubblico e chiunque può controllarlo, garantendo trasparenza assoluta.
Per comprendere la robustezza della rete Bitcoin, consideriamo alcuni dati:
Numero di nodi attivi: è di gran lunga superiore a tutte le altre criptovalute e attualmente si contano circa 20,000 nodi.Tuttavia, questo numero non include i nodi nascosti sotto Tor. Le stime più affidabili quantificano i nodi totali del network in circa 73,000Distribuzione geografica: Questi nodi sono presenti in 5.773 città in tutto il mondo, distribuiti in 134 paesi.
I nodi Bitcoin garantiscono la decentralizzazione e il funzionamento trustless della rete, permettendo a ogni utente di validare autonomamente le transazioni, senza dover dipendere da terze parti, a differenza del sistema finanziario tradizionale, dove tutto passa attraverso le Banche Centrali.
Il Ruolo del Codice Open Source
Il protocollo Bitcoin è open source, il che significa che il suo codice è pubblico e può essere esaminato da chiunque. Qualsiasi modifica proposta deve essere accettata dalla maggioranza della comunità, inclusi sviluppatori, nodi e miner. Anche se Satoshi Nakamoto tornasse e proponesse cambiamenti, questi verrebbero implementati solo se la comunità li approvasse.
Il codice di Bitcoin garantisce il tetto massimo di 21 milioni di BTC attraverso la funzione GetBlockSubsidy(), che regola l’emissione dei nuovi bitcoin. Questa funzione determina la sovvenzione di blocco, ovvero la ricompensa per i miner, e ne prevede la riduzione periodica tramite 33 halving pre-programmati. Quando la sovvenzione scenderà a zero, l’offerta totale sarà completamente emessa, rendendo impossibile creare nuovi BTC.
Sebbene Bitcoin sia principalmente utilizzato come riserva di valore, il suo ecosistema si sta evolvendo per facilitarne l'uso anche come moneta di scambio. I Layer 2, come Lightning Network, stanno catturando un numero crescente di BTC, rendendo possibili micro-transazioni veloci ed economiche.
Lightning Network, il primo e più sviluppato Layer 2, ha raggiunto un nuovo massimo con oltre 5.200 BTC bloccati, per un valore superiore ai 350 milioni di dollari. Anche Liquid Network continua a crescere, con quasi 4.000 BTC presenti sulla rete, dimostrando che l'adozione di Bitcoin come mezzo di pagamento sta prendendo sempre più piede.
Articolo: Chi controlla Bitcoin?#Bitcoin #decentralization #Immutable